Per studenti e docenti dell’Alberghiero di Pescara quello che sta per iniziare sarà un anno da sfollati. Dislocata in 8 sedi, la scuola del crollo del 18 febbraio attende lavori urgenti ora fermi.
Lavori fermi da 11 mesi, un’intera ala del plesso centrale di via dei Marsi chiusa perché dichiarata inagibile, 22 aule transennate: è emergenza piena per l’IPSSAR De Cecco di Pescara, un istituto alberghiero di riferimento di un’intera provincia, e forse dell’intera regione, alle prese con un avvio di anno scolastico persino più difficoltoso e precario di quello conclusosi a giugno. Studenti e lezioni dislocati in 8 diverse strutture alcune delle quali rintracciate grazie al prezioso contributo del Comune di Pescara; laboratori raggiungibili dai ragazzi solo con bus navetta che la Provincia metterà a disposizione; un’attività didattica frammentata e di difficile gestione.
“Per quello che potevamo abbiamo fatto del nostro meglio – dice il Presidente della Provincia di Pescara Di Marco- e di certo spingeremo affinché i lavori, urgenti e complessi, verranno non solo ripresi subito ma anche e sopratutto ultimati il prima possibile”.
Avvio di mandato tutto in salita per la neo dirigente scolastica Alessandra Di Pietro: nelle sue parole il senso del disagio organizzativo e il dispiacere profondo per aver dovuto rifiutare molte iscrizioni penalizzando una scuola da anni sinonimo di eccellenza e ora trasformatasi in una emergenza di cui non si intravede la fine.
Il servizio del Tg8: