Il 25 aprile a Pescara tra celebrazioni e ricordo dei fatti avvenuti durante la seconda guerra mondiale ma anche i 109 giorni di Resistenza degli ex interinali di Attiva.
Un 25 aprile a Pescara celebrato all’insegna delle cerimonie di commemorazione, in occasione della festa della liberazione, ma anche la resistenza di chi continua a chiedere la stabilizzazione e il diritto ad un posto di lavoro. I centonove giorni di Resistenza degli ex interinali di Attiva , 70 lavoratori che dal 9 gennaio stazionano, mangiano, dormono e vivono facendo turni nelle tende davanti al municipio, in difesa del loro posto di lavoro. Attiva è la società mista che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città e i lavoratori da tempo chiedono un nuovo concorso e la stabilizzazione dopo 8 anni di lavoro interinale. Dopo una notte al freddo e sotto una fitta pioggia e vento gelido anche oggi continuano il presidio sotto Palazzo di Città .Nella tenda e con la stufa accesa, a turni di tre persone gli ex interinali proseguono la protesta pacifica. Lo sciopero della fame è stato sospeso la scorsa settimana dopo che Giovanni Bonifacio è finito in ospedale . Solidarietà nei loro confronti è stata espressa anche dal popolare showman Fiorello.
Ai giornalisti hanno detto Mario Ferrone, Mario Di Cola e Giovanni Bonifacio “Resisteremo fino alla fine e continueremo questo presidio ad oltranza. Aspettiamo di sapere l’esito dell’interpello al Ministero del Lavoro e di una eventuale conciliazione. Sono quattro mesi che siamo qui ma non molliamo. Chiediamo un aiuto ai pescaresi. Ieri un cittadino ci ha portato due pagnotte di pane e quattro cartoni d’acqua. É dura andare avanti ma non ci arrendiamo”.