L’amico 21enne di Giuseppe Colabrese, il giovane abruzzese trovato morto in Liguria, iscritto nel registro degli indagati: l’ipotesi di reato è quella di omicidio volontario. Fu lui l’ultimo a vedere il ragazzo di Sulmona.
E’ stato lui l’ultimo ad avere visto vivo Giuseppe Colabrese, il 27enne partito da Sulmona per una vacanza in Liguria e di cui si sono perse le tracce a fine agosto (fino al ritrovamento del corpo in un bosco dello spezzino): l’amico 21 enne del giovane, anche lui abruzzese, è iscritto nel registro degli indagati della Procura di La Spezia. L’ipotesi di reato è quella di omicidio volontario. Di Giuseppe Colabrese si erano perse le tracce ai primi di agosto quando aveva detto ai genitori che avrebbe raggiunto un amico per qualche giorno di vacanza in Liguria. L’ultima volta, infatti, era stato visto alla stazione di Genova: secondo gli inquirenti, subito dopo aver salutato l’amico che raccontò di esser partito per la Sardegna il giorno in cui smise di squillare il cellulare di Giuseppe. Il ragazzo di Sulmona fu ritrovato nei boschi di Canarbino, vicino a La Spezia, ai primi di ottobre. Dall’esame del Dna emerse che si trattava di lui e, dall’autopsia dei resti, che il cranio aveva una ferita determinante per la morte. L’informazione di garanzia all’amico è un atto dovuto per consentire l’accertamento irripetibile con cui il giovane sarà sottoposto all’esame del Dna. L’operazione peritale sarà eseguita dai carabinieri del Ris il prossimo 2 febbraio: è stata disposta per accertare se il sangue dell’indagato è compatibile con alcune macchie ematiche ritrovate nel corso delle indagini sulla maglietta, sui pantaloncini e sulle scarpe di Colabrese.