Si dichiara innocente il presunto responsabile dell’omicidio di Marco Cervoni, fermato ieri a Pescara per la morte del 35enne trovato in una pozza di sangue nel quartiere Rancitelli, nel complesso edilizio noto come “ferro di cavallo”.
Lo hanno trovato a terra, esanime, alcuni condomini. Era sul pianerottolo di uno stabile di edilizia residenziale, in una pozza di sangue, con ferite alla testa, conseguenza di una brutale aggressione in un appartamento dov’era ospitato al 171 di via Tavo. Poi la chiamata al 118 e la corsa in ospedale, dove i medici del pronto soccorso hanno cercato a lungo di salvarlo, ma invano. È morto così, a Pescara, il giorno di Capodanno, Marco Cervoni, 35 anni. Nel giro di poche ore la Polizia, che ha indagato in modo serrato, è riuscita prendere il presunto assassino: si tratta di Guerino Spinelli, 29enne di etnia rom con numerosi precedenti, sottoposto a fermo per omicidio volontario. Teatro del delitto è il complesso conosciuto col nome di ‘ferro di cavallo’, nel popoloso quartiere Rancitelli, considerato la principiale piazza dello spaccio in Abruzzo. Sono da poco passate le 10 del mattino quando alcuni residenti dello stabile di via Tavo trovano il 35enne a terra al secondo piano dell’edificio. L’uomo è vivo, ma gravissimo, e poco dopo muore in pronto soccorso. Sul posto interviene subito la Polizia. Nel giro di poche ore, nel pomeriggio, gli agenti della Mobile, diretti da Dante Cosentino, riescono a scovare il presunto assassino in un appartamento abbandonato e a portarlo in carcere, anche grazie ad alcuni testimoni. La scena del crimine era stata travisata.Titolare del fascicolo è il pm Paolo Pompa. Non sono ancora chiari i motivi all’origine dell’omicidio con il 35enne che sembra sia stato colpito più volte, prima nel letto, poi nel bagno con un oggetto contundente: forse la droga ma non è scontato. Ciò che è certo è che la vittima, originaria di Penne, negli ultimi tempi viveva a Rancitelli ed aveva problemi di tossicodipendenza e che il luogo in cui si è consumato il delitto, il ‘ferro di cavallo’. Intanto il questore di Pescara, Francesco Misiti, annuncia interventi drastici nei prossimi giorni in accordo con il Comune perché, dice, “non basta solo la repressione, occorre la riqualificazione dell’intera zona”.
Intanto si dichiara innocente Guerino Spinelli, il 29enne sottoposto a fermo perché ritenuto responsabile dell’omicidio di Marco Cervoni. Domattina alle 10, nel carcere del capoluogo adriatico, si terrà la convalida del fermo del giovane. Assistito dall’avvocato Melania Navelli, Spinelli dovrà comparire davanti al gip Elio Bongrazio. L’ipotesi di reato formulata dal sostituto procuratore, Paolo Pompa, è omicidio volontario. In base ad una prima ricostruzione degli inquirenti, Spinelli avrebbe aggredito la vittima mentre questi era a letto. Avrebbe sferrato i primi colpi a mani nude, poi lo avrebbe costretto ad alzarsi e a vestirsi. Avrebbe poi continuato a colpirlo nel bagno, anche con un corpo contundente, fino a tramortirlo. Poi lo avrebbe trascinato esanime sul pianerottolo, forse colpendolo ulteriormente. Poi si sarebbe dato alla fuga. Delle indagini si occupa la squadra Mobile di Pescara, diretta da Dante Cosentino
Il servizio del tg8