Sei anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici: questa la condanna inflitta, dal Tribunale de L’Aquila, ad un 73 enne accusato di aver abusato della nipotina che all’epoca dei fatti aveva appena 7 anni.
I giudici hanno accolto le richieste del pm Stefano Gallo. Gli episodi di violenza sono accaduti tra il 2011 e il 2013 in una frazione dell’Aquila: le violenze ai danni della piccola si consumavano nell’abitazione del nonno ‘orco’. Secondo l’accusa la bimba veniva spesso lasciata con i nonni, specie quando la mamma si recava fuori città per portare un’altra figlia a fare visite mediche: più di una volta l’uomo le avrebbe fatto appoggiare le mani sui suoi genitali. Quando la bimba ha trovato il coraggio di raccontare tutto alla madre è scattata la denuncia. La moglie dell’uomo, nonna della piccola, ha testimoniato in favore del marito. L’imputato, assente in aula, è difeso dall’avvocato Vincenzo Calderoni per il quale “la situazione processuale era oggettivamente molto difficile e il tribunale ha deciso di confermare la richiesta del pm”. Il legale ha già annuncia ricorso in appello. La parte lesa è assistita dagli avvocati Francesco Valentini e Ferdinando Paone.