Un mare di bandiere di Cia, Copagri e Confagricoltura a Vasto dinnanzi alla sede del Consorzio di bonifica Sud. 300 gli agricoltori al sit- in per dire no agli aumenti del 57 % del canone consortile.
Secondo i sindacati, quelle applicate dal primo gennaio 2016 sono “tariffe insostenibili per il mondo agricolo, soprattutto a fronte di servizi erogati in maniera inadeguata da parte del Consorzio, alle prese con una situazione economico-finanziaria drammatica. Il passivo della struttura non è stato ancora pienamente documentato, ma informalmente il commissario Rodolfo Mastrangelo ha stimato che possa aggirarsi sui 25 milioni di euro. Due le richieste avanzate da Cia, Copargri e Confagricoltura: azzerare l’aumento del 57% del canone consortile, revocando la delibera del 12 dicembre scorso ( voluta in maniera unilaterale dall’ex commissario Giampiero Leombroni) e garantire i servizi da erogare per l’anno in corso, visti i gravi disservizi del 2015. Uno spiraglio, intanto, è arrivato dalla politica: il consigliere Olivieri ha proposto la costituzione di un fondo per sospendere l’aumento tariffario. Olivieri ha fissato un incontro per martedì prossimo a Pescara con il presidente Luciano D’Alfonso.