Sono compatibili con una caduta dall’alto le numerose fratture al cranio riportate dal piccolo Gioele Capitanio, il bimbo di due anni morto ieri nel cortile dell’abitazione di famiglia a Canzano, dopo una caduta dal trattore condotto dal nonno paterno.
E’ quanto emerso dall’autopsia sul piccolo eseguita oggi dall’anatomo-patologo Gina Quaglione, su incarico dal pm titolare dell’inchiesta, Luca Sciarretta. L’esame necroscopico avrebbe accertato che il piccolo ha battuto almeno due volte la testa nella caduta: una prima volta contro la scaletta di salita alla cabina del trattore, la seconda sul terreno. I traumi hanno provocato il decesso sul colpo ed inutili sono state le manovre di rianimazione, prolungatesi per circa un’ora. E’ stata dunque esclusa l’ipotesi, emersa nel corso della ricostruzione dell’incidente, che il piccolo fosse stato investito e travolto dallo stesso mezzo agricolo. Secondo quanto riferito nella sua testimonianza dal nonno Giuliano, il piccolo sarebbe scivolato dalle sue braccia mentre era alla guida del mezzo in manovra e la casuale apertura dello sportello della cabina ha avuto effetto di concausa della tragedia, non impedendo la caduta del bambino a terra. Nelle prossime ore il magistrato dovrebbe concedere alla famiglia il nulla-osta alla sepoltura del piccolo Gioele.