Un 61enne di Chieti, convinto di aver trovato on line l’offerta più adatta alle proprie tasche, paga 700 euro di assicurazione per un’auto di grossa cilindrata. Era una truffa.
Per non incappare in truffe, l’uomo tenta di saldare con la propria carta prepagata, ma il pagamento viene respinto più volte. A quel punto viene contattato via WhatsApp da un sedicente incaricato della compagnia assicurativa che, dopo essersi presentato con nome e cognome, gli indica un iban sul quale effettuare un bonifico. Dopo qualche giorno si accorge che la macchina è assicurata. A quel punto contatta la compagnia di assicurazione che gli conferma che il contratto è falso e che non esiste nessun dipendente con il nome che gli era stato fornito. La denuncia ai carabinieri di Chieti Scalo è d’obbligo: le indagini risalgono all’intestatario del telefono che risulta essere un cittadino pakistano, sconosciuto agli archivi di polizia. È invece il numero di conto che svela l’autore: un ragazzo ucraino di 22 anni residente in provincia di Napoli con una infinità di precedenti per truffe telematiche, portate a segno proprio con lo stesso metodo.