Questa mattina si è svolta in videoconferenza una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto di Chieti, Armando Forgione, con all’ordine del giorno la valutazione operativa di due importanti azioni preventive da mettere in campo per contrastare la diffusione del coronavirus.
In particolare sul tavolo del confronto tra amministrazioni locali, azienda sanitaria, forze dell’ordine e università, il piano operativo realizzato dall’Asl Lanciano Vasto Chieti per l’esecuzione di uno screening della popolazione mediante test antigenico rapido e l’organizzazione del piano vaccinale anti Covid.
La campagna di screening elaborata dall’Asl 2 intende mantenere sotto controllo e monitorare la circolazione del virus, intercettando e isolando tutti i possibili portatori asintomatici con un rilevamento massiccio tramite test antigenico sulla popolazione residente negli 8 comuni della Provincia di Chieti che attualmente sono classificati a rischio più alto, Chieti, Francavilla al mare, San Giovanni Teatino, Guardiagrele, Lanciano, Ortona, San Salvo e Vasto.
«Siamo pronti ad attivare tramite il nostro Centro Operativo Comunale (COC) le procedure necessarie per offrire assistenza logistica e organizzativa per questa campagna anticovid – sottolinea il sindaco di Ortona Leo Castiglione – e proprio per accelerare i tempi stiamo valutando l’operatività di due luoghi dove effettuare questi esami che si andranno ad aggiungere alla postazione di drive-in in contrada Tamarete. Come riporta la bozza del piano previsto dall’Asl, il target della popolazione individuata riguarda il mondo della scuola con alunni, genitori e personale docente, quello produttivo legato agli insediamenti industriali e più in generale i residenti di aree territoriali ad alta numerosità demografica e contagiosità. Abbiamo già una ipotesi di alcuni luoghi adatti sul territorio che valuteremo insieme al tavolo tecnico provinciale che da oggi lavorerà per rendere al più presto operativo lo screening che, voglio ricordarlo si basa sempre su adesione volontaria. Per questo, prima ancora delle azioni di informazione e comunicazione che i Comuni saranno in grado di attuare, sarà fondamentale l’apporto dei medici di medicina generale che potranno utilizzare al meglio il loro bagaglio di conoscenze e di persuasione nei confronti dei propri assistiti. Infatti questa campagna si rivelerà efficace se vedrà una adesione consistente della popolazione, si parla di un target di 100mila tamponi».