Una task force, con la presenza di tutti i direttori sanitari delle quattro Asl provinciali abruzzesi, finalizzata alla stesura di un piano logistico e sanitario per la somministrazione del vaccino anti-covid in arrivo a fine gennaio è stata messa in campo dall’Agenzia sanitaria regionale abruzzese (Asr).
Lo fa sapere il direttore dell’Asr, Pierluigi Cosenza, il quale sottolinea che la scorsa settimana c’è già stato un primo incontro.
“Ho riunito, proprio tre giorni fa, con l’agenzia, tutti i direttori sanitari delle Asl abruzzesi, e ho detto loro di preparare un piano per fare questi vaccini. Prima verrà vaccinata la popolazione più sensibile, quindi gli operatori sanitari e poi le categorie protette, a scendere, il resto della popolazione diminuendo il fattore di rischio. Per fare un vaccino, però, compiutamente, dall’ingresso all’uscita, ci vogliono circa 20 minuti, forse qualcuno di più ma non di meno. Allora ci si deve attrezzare con un meccanismo simile a quello messo in piedi con i test di massa nell’ambito delle strutture dove verranno fatti, altrimenti si corre il rischio di creare assembramenti o di creare resse, oppure che non si fa in tempo a fare la prima dose di vaccino prima dei 15 giorni che tecnicamente servono per il ricambio. Quindi, io ho chiesto a tutti e quattro i direttori aziendali delle Asl di prepararmi una logistica su come effettuarli, dove farli e la percentuale di persone che possono farlo ogni giorno per avere un calcolo abbastanza preciso, poi quando ci saranno dati i vaccini decideremo come fare le cose – spiega il dottor Cosenza che chiude così il discorso sul ricorso al Tso per vaccinare le persone: “se qualcuno parlasse meno, non farebbe male”.
Il direttore dell’Asr ha annunciato che consegnerà il piano al capogruppo del Pd in consiglio regionale, Silvio Paolucci, che gli ha formulato la richiesta nel corso della riunione della commissione di vigilanza di giovedì scorso.