Rinviata al 15 febbraio l’udienza sul crac della Banca popolare di Bari, in corso nell’aula ‘bunker’ di Bitonto. Nel processo sono imputati gli ex amministratori Marco e Gianluca Jacobini, padre e figlio rispettivamente ex presidente ed ex condirettore generale, accusati di aver falsificato per anni i bilanci e i prospetti e di aver ostacolato l’attività di vigilanza di Bankitalia e Consob.
L’ulteriore rinvio di un mese disposto oggi, sempre a Bitonto, servirà a concludere l’iter per l’individuazione del luogo dove celebrare il processo, dopo l’ok arrivato nei giorni scorsi dal Ministero per il multisala Showville, per il quale però mancano ancora alcuni passaggi burocratici. Hanno chiesto di costituirsi circa 3 mila parti civili, azionisti, Regione Puglia, Comune di Bari e associazioni, rappresentate da oltre 260 avvocati. Proprio l’elevato numero di parti ha costretto gli uffici giudiziari a cercare una sede alternativa che potesse contenerli tutti nel rispetto delle norme anti-Covid.