E’ stato recuperato il corpo dell’ultimo dei quattro escursionisti dispersi dal 24 gennaio scorso sul Monte Velino, Gianmarco Degni, 26enne studente di Avezzano. Protagonista il cane Simba il cui nome è legato al destino di una delle vittime. Lunedì alle 15 i funerali in cattedrale ad Avezzano.
Il recupero si è rivelato più difficile del previsto: insieme ad una quarantina di soccorritori hanno operato tre cani molecolari, due dei Carabinieri e l’ultimo della Guardia di Finanza. I cani sono stati alternati per la fatica accumulata in una azione particolarmente dispendiosa alla luce della enorme coltre nevosa e dell’area da perlustrare, diverse centinaia di metri. Dopo il recupero delle tre salme avvenuto nella mattinata di ieri, l’ultimo ritrovamento conclude le attività nella zona condotte incessantemente fin dal 24 gennaio, giorno in cui i quattro, tutti di Avezzano, erano stati travolti da una valanga.
La camera ardente verrà allestita all’interno della cattedrale di Avezzano e sarà consentito l’accesso, disciplinato all’esterno ed all’interno dalle forze dell’ordine coadiuvate dai volontari di Protezione Civile, nelle giornate di domenica 21, dalle ore 15 alle ore 20 e di lunedì 22, dalle ore 07 alle ore 13.
L’accesso ai funerali, che si svolgeranno lunedì 22 alle ore 15:00 all’interno della stessa Cattedrale, sarà riservato ad un ristrettissimo numero di partecipanti, secondo quanto disciplinato dalla normativa vigente e dalle disposizioni ecclesiastiche, i quali interverranno con uno specifico pass rilasciato dal Comune di Avezzano.
Un particolare è emerso dal monte Velino dove si sono concluse le operazioni di recupero dei corpi dei quattro escursionisti di Avezzano dispersi dal 24 gennaio scorso, dopo essere strati trasvolati da una valanga. Il cane molecolare dei carabinieri, un pastore tedesco, che ha condotto i soccorritori al ritrovamento del primo corpo, quello della 25enne fisioterapista Valeria Mella, si chiama Simba: lo stesso nome del cane lupo del fidanzato, il 26enne studente Gianmarco Degni, recuperato oggi per ultimo. Gli altri due, Gian Mauro Frabotta (33), ingegnere dell’Eni, e Tonino Durante (60), proprietario di un negozio di collettoria e grande appassionato di montagna, erano stati rivenuti dopo Valeria Mella.
Intanto, i funerali dei quattro, tutti di Avezzano, potrebbero svolgersi nei primi giorni della prossima settimana nella cattedrale. La città e il territorio, in lutto per una tragedia che ha colpito la intera comunità, si stringeranno intorno ai familiari impietriti dal dolore.
“Vogliamo esprimere il cordoglio di tutto il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico – ha precisato in conferenza stampa il presidente regionale, Daniele Perilli – alle famiglie dei quattro escursionisti dispersi e un ringraziamento a tutta la comunità di Avezzano, che ci ha dimostrato profondo affetto e tanta vicinanza. È stato un lavoro lungo che ha rafforzato lo spirito di coesione tra i diversi corpi impegnati nelle ricerche, finalizzato al conseguimento del risultato. In queste ricerche il Soccorso Alpino ha utilizzato tecniche mai adottate in Abruzzo, come le micro cariche impiegate nei primi giorni per bonificare le creste e mettere in sicurezza l’area delle ricerche e il sonar Recco, in grado di captare metalli a profondità importanti. Occorre lavorare tutti insieme perché simili tragedie non si ripetano”.
Sul posto tra gli altri hanno operato anche i carabinieri del Rim, reparto interventi montani, che hanno effettuato i rilevi di polizia giudiziaria. Oltre alla Guardia di Finanza, in questi 28 giorni di ricerche hanno lavorato Soccorso alpino, Esercito, Polizia e molti volontari che hanno battuto senza sosta un’area molto vasta che è stata più volte luogo di eccezionali nevicate.