Quasi 12.000 abitanti in meno in Abruzzo nel triennio 2013-2016: la flessione della popolazione regionale evidenziata nello studio demografico elaborato da Aldo Ronci. Cresce solo l’area metropolitana Pescara-Chieti.
L’Abruzzo perde 11.692 abitanti e decresce dello 0,88%, ben al di sopra del meno 32% registrato in tutta Italia. E’ il terzo anno consecutivo che la nostra regione presenta un decremento percentuale peggiore di quelli medi nazionali. L’unica a crescere è l’area metropolitana Pescara-Chieti (+652), in flessione la restante parte della regione (-12.344).
“La popolazione abruzzese – si legge nella nota di Ronci – è passata da 1.333.939 abitanti del 2013 a 1.322.247 del 2016, un decremento di 11.692 abitanti. In valori percentuali la flessione dello 0,88% della popolazione abruzzese è stata di gran lunga superiore alla decrescita italiana (-0,32%). Le flessioni sono state di 2.236 abitanti nel 2014, di 5.061 nel 2015 e di 4.266 nel 2016. Le variazioni percentuali abruzzesi sono state tutte peggiori di quelle medie nazionali: nel 2014 -0,18% a fronte del +0,02% nazionale; nel 2015 -0,38% contro il -0,21%; nel 2016 -0,32% a fronte del -0,13%”.
A preoccupare è anche il fatto che i primi dati del 2017 sembrano confermare il trend dell’anno precedente: a gennaio e febbraio di quest’anno, in soli due mesi, la flessione è di 2.000 abitanti.
L’area metropolitana ha registrato un incremento di 652 abitanti mentre il resto dell’Abruzzo ha subito un decremento di 12.344 unità. Chieti e Pescara hanno raggiunto rispettivamente una densità abitativa di 2.232 abitanti per kmq e di 2.100 abitanti per kmq (tra le più alte d’Italia). Avendo limitate possibilità di sviluppo urbanistico, si diffondono nei comuni limitrofi (Silvi, Città S. Angelo, Montesilvano, Spoltore, Cappelle sul Tavo, Collecorvino, Moscufo, Pianella, Cepagatti, San Giovanni Teatino, Torrevecchia Teatina, Francavilla al mare). Di fatto, si è creata l’area metropolitana Pescara-Chieti che conta una popolazione di 356.657 abitanti, distribuita su una superficie di 469 kmq; il resto dell’Abruzzo segna 965.590 residenti, su una superficie di 10.327 kmq. L’area metropolitana Pescara-Chieti raccoglie il 27% della popolazione, concentrata sul 4% del territorio, e ha una densità abitativa di 760 abitanti per kmq, pari a 8 volte quella del resto dell’Abruzzo che conta 94 abitanti per kmq.
“E’ da sottolineare che l’area metropolitana ha assorbito 1.080 abitanti che si sono trasferiti da altri comuni mentre il resto dell’Abruzzo ha perso 6.938 che si sono trasferiti in altri comuni; che l’area metropolitana è riuscita comunque a crescere di 652 abitanti nonostante le alte flessioni subite dalle città di Pescara e Chieti che sono diminuite rispettivamente di 1.233 e 905 abitanti. In valori percentuali l’area metropolitana ha registrato un incremento dello 0,18% mentre il resto dell’ Abruzzo ha subito una flessione dell’ 1,26%. Tra il 2013 e il 2016 si registrano forti decrementi della popolazione nelle province dell’Aquila (-4.791), e di Chieti (-4.565) meno consistente a Teramo (-1.244) e a Pescara (-1.092) . In valori percentuali decrescono di più L’Aquila (-1,56%) e Chieti (-1,16%), meno Teramo (-0,40%) e Pescara (-0,34%). Le flessioni sono tutte superiori a quella media italiana (-0,32%)”.
Per quanto riguarda la popolazione nei comuni con più di 15.000 abitanti, tra il 2013 e il 2016 crescono solo Montesilvano (+1.323), Vasto (+626), Francavilla (+363), Avezzano (+303), San Salvo (+247), Città Sant’Angelo (+220), Pineto (+205), Spoltore (+172), Roseto (+139), Silvi (+104), Giulianova (+31). Decrescono Ortona (-560), Sulmona (-515), Lanciano (-426), Martinsicuro (-70).
Le crescite più elevate, sia in valore assoluto che in valore percentuale, sono state registrate a Montesilvano (+1.323;+2,50%) e Vasto (+626;+1,54%). Le flessione più alte a Ortona (-560;-2,35%) e Sulmona (-515;-2,06%). Montesilvano (+207), Spoltore (+116), San Salvo (+112) e Città Sant’Angelo (+28) sono i comuni che hanno registrato un saldo naturale positivo (differenza tra i nati e i morti).