Sarà effettuata lunedì l’autopsia sul cadavere femminile rinvenuto a Tolentino. Intanto spunta una testimone che avrebbe visto Renata Rapposelli a Tortoreto il giorno della scomparsa.
Non ci sono ancora elementi sufficienti per accertare se si tratti o meno del corpo di Renata Rapposelli, la pittrice scomparsa il 9 ottobre dopo essere stata riaccompagnata nei dintorni di Loreto dall’ex marito Giuseppe Santoleri, indagato con il figlio Simone per omicidio in concorso e occultamento di cadavere. Anche se i brandelli di abiti trovati sul corpo della donna rinvenuta nelle Marche sembrerebbero compatibili con i vestiti indossati dalla Rapposelli, a far riflettere è il fatto che dopo la prima ispezione cadaverica si propenda per una donna di età più giovane rispetto a quella della pittrice scomparsa, che ha 64 anni. La morte sarebbe avvenuta tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre, è quindi impossibile una identificazione certa senza l’esame del DNA, reso necessario dall’avanzato stato di decomposizione. Le indagini dei Carabinieri di Tolentino e del Reparto operativo di Macerata sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Enrico Riccioni. La salma è già stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Macerata. Ulteriori elementi potrebbero emergere dall’esame autoptico fissato per domani, lunedì 13 novembre, e affidato al medico legale Antonio Tombolini. Invece l’ex marito e il figlio della Rapposelli saranno interrogati martedì dal magistrato di Ancona.
Intanto è emerso che una testimone avrebbe visto Renata Rapposelli a Tortoreto, proprio il giorno della scomparsa, intorno alle 17. A raccontarlo, alla trasmissione televisiva Quarto Grado, è una farmacista del posto, la quale ha detto che la Rapposelli sarebbe entrata nell’esercizio per chiedere un medicinale, non precisato. I Carabinieri avrebbero già chiesto l’acquisizione delle immagini girate dalle telecamere di video sorveglianza presenti nei pressi della farmacia, ma i filmati non sarebbero più disponibili. La testimonianza della farmacista sarebbe però in contrasto con le affermazioni rese agli inquirenti dal figlio della Rapposelli. Al momento della scomparsa la donna indossava una giacca scura, maglia o pantaloni leopardati, scarpe da tennis e una grande borsa bianca e nera.
Aggiornamento:
Secondo la notizia diffusa in tarda mattinata dall’agenzia di stampa Ansa si rafforzerebbe l’ipotesi che il cadavere trovato nelle campagne di Tolentino possa essere di Renata Rapposelli, scomparsa dal 9 ottobre dopo la visita all’ex marito e al figlio, a Giulianova. Durante l’esame cadaverico, condotto dal medico legale Antonio Tombolini, è stata trovata una ciocca di capelli di colore chiaro attaccata al cranio, mentre sono all’esame dei carabinieri alcuni oggetti personali – una croce a forma di tau e un orologio – rinvenuti nel fango che ricopriva il corpo, quasi del tutto ridotto allo stato scheletrico. Il cadavere sarebbe dunque di una donna dalla pelle chiara e “giovane”, definizione tuttavia ritenuta generica da alcune fonti investigative, utilizzata per far capire che la vittima non era né una bambina, né un’ adolescente o una donna molto anziana. Il medico legale non avrebbe ancora fissato la data per l’autopsia proprio per completare l’esame cadaverico, particolarmente complesso. Sono stati prelevati campioni di tessuti per l’esame del DNA e altri accertamenti.