Teramo, nominato il commissario prefettizio

Dopo le dimissioni di 18 consiglieri comunali su 32, il Prefetto di Teramo Graziella Patrizi ha nominato il Commissario prefettizio: a gestire il Comune sarà Luigi Pizzi, già capo di gabinetto alla prefettura di Chieti.

 

Pizzi si occuperà della gestione provvisoria dell’ente comunale, in attesa delle nuove elezioni. Il prefetto Patrizi ha anche avviato la procedura di scioglimento del Consiglio comunale e inviato la relativa proposta al Ministero dell’Interno. Al neo Commissario Pizzi sono stati conferiti i poteri spettanti al sindaco, al consiglio ed alla giunta. Di seguito la sintesi del curriculum vitae del commissario Pizzi:

“Luigi Pizzi è nato ad Ascoli Piceno il 26 novembre 1953, è laureato in Giurisprudenza e ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense. Entrato nella carriera prefettizia nel novembre del 1981, è stato assegnato alla Prefettura di Chieti, dove dal 1985 al  2000 ha esercitato le funzioni di capo di gabinetto, incarico successivamente svolto anche presso la Prefettura di Pescara. E’ stato anche vice prefetto vicario presso le Prefetture di Pistoia, di Campobasso e Venezia. Nominato Prefetto il 31 luglio 2009, Pizzi è stato anche presidente della commissione straordinaria del Comune di Gioia Tauro (RC), il cui Consiglio comunale era stato sciolto per infiltrazioni della criminalità organizzata (agosto 2009/aprile 2010); Commissario prefettizio e straordinario presso il Comune di Santa Maria Capua Vetere (gennaio/1° giugno 2011); Commissario prefettizio del Comune di Trevi (agosto/dicembre 2011). Il 2 giugno 2014 è stato insignito dell’onorificenza di commendatore dell’O.M.R.I. Dal 10 gennaio 2012 al 4 gennaio 2015 ha ricoperto l’incarico di Prefetto della Provincia di Matera. Dal 5 gennaio 2015 al 19 novembre 2017 ha ricoperto l’incarico di Prefetto della Provincia di Pesaro e Urbino. Il 22 giugno 2016 è stato insignito del premio Marchigiano dell’anno conferito dal Centro Studi Marche di Roma, premio per la prima volta conferito ad un Prefetto della Repubblica”.