Il Tribunale per i Minorenni dell’Aquila ha affidato, in via urgente e provvisoria, ai servizi sociali il tredicenne che sferrò un pugno al 18enne di Lanciano aggredito il 17 ottobre scorso vicino all’ex stazione Sangritana, finito poi in ospedale a Pescara e attualmente in una struttura riabilitativa dopo un intervento neurochirurgico.
Il decreto del giudice è stato notificato dai carabinieri alla famiglia del ragazzo. Nel provvedimento è stato evidenziato come il minore “apparendo vivere senza regole, privo di supporto educativo caratterizzato da condotte devianti e inserito in un contesto malavitoso, dovesse essere affidato al Servizio Sociale per ogni necessario supporto psicologico ed educativo finalizzato al suo reinserimento sociale, atteso che il protrarsi di tale stile di vita è assai pericoloso per il minore e per il suo corretto sviluppo”.
Per l’aggressione al diciottenne sono indagati, a conclusione delle indagini dei carabinieri coordinati dal maggiore Vincenzo Orlando, tre minori e due maggiorenni, tutti di Lanciano, accusati di concorso in lesioni gravi. Il 19 dicembre scorso un ordine di esecuzione di misura cautelare è stato notificato all’unico 14enne del gruppo, indiziato di aver aggredito il diciottenne colpendolo con pugni al volto e incitando gli altri due minorenni a fare lo stesso. Il 14enne si trova ora in una comunità educativa in affidamento ai Servizi Minorili dell’Amministrazione giudiziaria.
Il giovane aggredito, dopo intervento neurochirurgico e un periodo nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Pescara, ha lasciato il nosocomio a metà novembre con 90 giorni di prognosi ed è stato trasferito in una struttura riabilitativa nelle Marche.