Numeri da record quelli raggiunti dalla Asl di L’Aquila nel campo dei trapianti di rene: sono 51 quelli eseguiti nel 2017, sedicesimo anno di attività.
Un traguardo storico che tuttavia non deve e non può bastare, come confermano gli stessi medici del centro regionale trapianti dell’ospedale San Salvatore di L’Aquila:
“Nonostante i grandi risultati del 2017 va sempre più incentivata la cultura della donazione, da sostenere per incidere su alcune criticità che riducono la possibilità di fare trapianti, come le opposizioni (cioè i rifiuti) dei familiari al momento di concedere l’autorizzazione al prelievo. Nel 2017 i no alla donazione sono stati particolarmente alti per i tessuti oculari, quasi il 40%, dato superiore, anche se di poco, alla media nazionale. Una quarantina di rianimatori e coordinatori locali di ospedali abruzzesi e molisani parteciperanno al corso di formazione per analizzare i vari aspetti della donazione, compreso l’alto numero di opposizioni per i tessuti oculari”.
Il traguardo aquilano dei 51 trapianti verrà sottolineato domani, sabato 16 dicembre, nel corso dell’annuale festa del Natale dei trapiantati di Abruzzo e Molise. L’appuntamento annuale con Natale insieme-La festa del trapiantato, organizzata anche quest’anno dall’associazione ASTRA onlus, si terrà all’hotel Canadian. Nell’occasione, presente il manager della Asl Rinaldo Tordera, verrà festeggiata la cattedra di professore ordinario di Francesco Pisani, direttore della chirurgia dei trapianti dell’ospedale San Salvatore. Intanto oggi e domani, sempre al San Salvatore, si terranno alcuni seminari formativi sul tema trapianti, durante i quali verrà anche analizzato il picco del 2017, nettamente superiore al 2002 che fin qui segnava il primato con 43 interventi. Le sedute didattiche saranno seguite da una tavola rotonda con le associazioni di volontariato Aido, Aned e Antr, insieme alle quali la Asl lavora per incentivare la diffusione del messaggio della donazione. Quello che sta per finire è stato un anno contrassegnato dalla grande generosità delle famiglie dei donatori e dall’impegno di tutto l’apparato del centro regionale trapianti Abruzzo e Molise, che ha sede nel nosocomio aquilano. Dei 51 trapianti di rene, 49 sono stati effettuati con prelievo da cadavere, 2 da donatore vivente. Nonostante i buoni risultati, è necessario continuare la campagna pro-donazione, anche perché il bisogno di organi cresce, e non solo per il trapianto dei reni (che si effettua all’Aquila) ma anche per fegato, cuore e polmoni che invece, dopo il prelievo nel capoluogo regionale, vengono trapiantati in altre regioni.