“Dopo il danno ora la beffa degli elenchi degli studenti persi”. Così il M5S, in consiglio regionale, tornando sulla vicenda delle borse di studio mai assegnate a migliaia di studenti abruzzesi.
La Regione Abruzzo avrebbe perso l’elenco degli studenti beneficiari per destinare la prima tranche degli 800 mila euro circa di finanziamenti ministeriali. A darne notizia il consigliere regionale pentastellato Giorgio Fedele.
“L’unica notizia certa è che fino ad ora Regione Abruzzo non ha erogato nessuna Borsa Io Studio e che addirittura sarebbe andato perso l’elenco degli studenti beneficiari per gli anni scolastici 2017/2018 per l’erogazione della prima tranche di circa 800 mila euro, sui circa 3 milioni messi a disposizione dal Miur”.
Il consigliere regionale Giorgio Fedele, che si è interessato alla vicenda, spiega: “I tempi, già in scadenza poiché l’elenco deve essere inviato entro fine novembre, sono diventati strettissimi. L’Abruzzo a trazione Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia, rappresenta un vero e proprio caso in Italia, poiché è l’unica Regione a non aver ottemperato alle richieste del Ministero non inviando gli elenchi con i nominativi degli studenti, una mancanza grave che rischia seriamente di mandare in perenzione i fondi. La cosa che sconcerta di più – incalza Fedele – è che sentendo le risposte di chi ha competenza è chiaro che se non fosse stato per il nostro interessamento questo problema non sarebbe neanche emerso: la questione sarebbe andata nel dimenticatoio con buona pace degli studenti abruzzesi e delle loro famiglie che, in un momento così complicato anche dal punto di vista economico, rischiano di essere privati di un sostegno messo a disposizione dal Governo, fondamentale per sostenere le spese di istruzione. Adesso non ci sono più scuse, Quaresimale non pensi neanche a mettere ancora una volta sul piatto delle giustificazioni la sua recente nomina. La Lega aveva l’Assessorato prima come lo ha adesso, e quindi hanno il dovere di mettere in campo ogni azione possibile per scongiurare la perdita di questi fondi, perché non possono essere certo gli studenti abruzzesi a pagare lo scotto dei loro giochi politici. Noi continueremo con la nostra operazione di fiato sul collo affinché gli studenti vedano riconosciuti i propri diritti e le loro famiglie ricevano gli aiuti che spettano loro”.