Nella giornata in cui traccia il bilancio dei suoi cinque anni di attività, il deputato MdP Gianni Melilla rivela di avere rifiutato la candidatura offertagli per il Senato.
Può sfoderare, a ben diritto, l’orgoglio di chi stato, sempre: 908 presenze su 908, mai un giorno d’assenza. Lo scranno dell’onorevole Gianni Melilla alla Camera dei deputati non è stato mai vuoto. Proprio la massima presenza, insieme all’onestà e all’impegno per l’Abruzzo sono i meriti che lo stesso Melilla rivendica oggi, al momento del bilancio dei suoi cinque anni di attività parlamentare. Il futuro sarà diverso, “libero e uguale” sì, ma un po’ deluso e soprattutto non nell’aula di Montecitorio. Melilla non ci tornerà, ma la sua scelta è stata determinata da quelle altrui, leggasi le candidature esterne imposte da LeU. La neoformazione politica di Pietro Grasso ha optato per esponenti non abruzzesi in cima alla lista, un’imposizione non condivisa che ha spinto molti locali, già in lista, a dare forfait.
“Ora posso dirlo – ha affermato oggi Melilla in conferenza stampa – venerdì mi è stato offerto di essere capolista LeU al Senato, ma ho rifiutato perché non approvo le decisioni prese sulle candidature. Detto questo, continuerò a sostenere la nostra politica e anche ad impegnarmi nella campagna elettorale”.