Un gioiello nel cuore di Pescara. E’ il Museo di arte moderna che, nell’ambito di una solida strategia di interventi, è stato realizzato dalla Fondazione PescarAbruzzo nel palazzo tra corso Vittorio Emanuele e piazza Sacro Cuore, dove per anni ha avuto sede il Banco di Napoli.
Un allestimento di grande impatto, valorizzato dall’utilizzo di tecnologie di ultimissima generazione, che ha l’ambizione di portare Pescara nella rete delle grandi strutture europee, per la qualità dei contenuti e delle scelte.
Il progetto è stato illustrato dal presidente della Fondazione, Nicola Mattoscio, nel corso della riunione della Commissione Cultura presieduta da Manuela Peschi, presente anche l’assessore Maria Rita Paoni Saccone.
“Il museo sarà uno dei tasselli del distretto culturale al quale PescarAbruzzo guarda come cardine di una nuova economia della conoscenza – ha premesso il presidente Mattoscio – un’economia che ha già consentito ad altri centri, che hanno subito periodi di crisi, di riposizionarsi. E’ necessario però evitare di scadere nel provincialismo e radicarsi all’interno di sistemi di cambiamento diffusi e importanti ed è esattamente quello che stiamo facendo con questa struttura, che ha però bisogno di essere concepita come una realtà dinamica”.
La parte espositiva è già, di fatto, pronta ad essere inaugurata e si avvale di due collezioni di grande pregio: al primo piano saranno posizionate le opere donate da Alfredo Paglione con atto formalizzato nell’agosto scorso. Si tratta di 130 pezzi tra dipinti e sculture, di una settantina di artisti del XX scolo, tra cui Aligi Sassu e Pietro Cascella, ma anche dei maggiori esponenti della Realidad spagnola.
Al secondo piano, sempre in esposizione permanente, la collezione di opere di Mario Schifano, che la Fondazione PescarAbruzzo ha acquisito nel corso degli anni. L’ultimo arrivo è uno spettacolare tappeto di scena che l’artista aveva dipinto per la compagnia di produzione danza del maestro Aurelio Gatti, un tappeto che ha ornato i più grandi palcoscenici.
Il piano rialzato, infine, sarà dedicato all’arte nordeuropea e alle esposizioni temporanee.
L’intero museo ha una tecnoilluminazione realizzata dalla società Erco di Monaco di Baviera, che realizza progetti per strutture espositive e grandi spazi
L’inaugurazione verrà fissata non appena si allenterà la stretta dell’emergenza sanitaria. La difficoltà che resta e che, al momento, non sarà di ostacolo, è quella di realizzare uno spazio dedicato alla didattica e un bookshop, essenziali dal punto di vista dell’immagine e dell’economia di una struttura culturale che vuole confrontarsi con una realtà europea.
L’area didattica e commerciale doveva essere realizzata all’interno di una sopraelevazione per la quale la Fondazione è in attesa di autorizzazione dal parte del Comune. La Commissione Cultura assieme a quella Urbanistica presieduta da Andrea Salvati si attiverà per effettuare, all’interno degli uffici, una ricognizione degli atti e dell’iter della pratica.
“Si tratta di un’occasione importante per la nostra città – sottolinea Manuela Peschi – C’è un impegno dell’amministrazione comunale all’istituzione di una rete dei musei cittadina su cui proprio la Commissione cultura sta lavorando. Le risorse di Pescara hanno bisogno di essere messe a sistema per intercettare opportunità di rilancio concrete, moderne ed efficaci. I circuiti culturali oggi in pausa potrebbero essere il cuore, la parte dinamica della ripresa, e noi dobbiamo essere bravi anche a farci trovare pronti con l’offerta di progetti di qualità”.