Si svolgerà all’Istituto Spallanzani di Roma l’esame necroscopico sulla salma dell’anziano di Villalago, Attilio Caranfa, morto nei giorni scorsi nell’ex pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona, costretto a lunghe ore di attesa in ambulanza.
La Procura della Repubblica di Sulmona, che ha aperto un’inchiesta sul caso, ha ottenuto la disponibilità dell’ospedale romano. L’autopsia sui pazienti Covid richiede però un particolare sistema di areazione e un’area attrezzata per eseguire l’accertamento irripetibile in tutta sicurezza e quindi si attendono da Roma disposizioni su tempi e modalità dell’esame autoptico.
Sono trascorsi sei giorni dalla morte dell’anziano che era entrato in ospedale per sottoporsi al tampone su indicazione del medico di base. Positivo al test rapido avrebbe atteso il riscontro del molecolare in ambulanza per un intero pomeriggio e per parte della nottata. Entrato nell’ex pronto soccorso è morto a causa di un arresto cardiaco.
Subito dopo la morte del congiunto i familiari di Caranfa hanno chiesto alla procura presso il tribunale di Sulmona di accertare eventuali responsabilità sulla gestione del ricovero, dall’arrivo in ospedale al momento del decesso.
Intanto, sulla situazione al Pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona, con un medico solo costretto a provvedere alle emergenze-urgenze e al monitoraggio dei pazienti colpiti da coronavirus, Catia Puglielli, referente del Tribunale della Sanità, in attesa che intervenga la Regione, ampliando finalmente l’organico, chiede l’intervento dell’esercito in soccorso dei medici sempre più bisognosi di aiuto nella delicata e difficile gestione dell’emergenza.
“Sono giorni davvero duri, per medici, infermieri e pazienti – afferma Puglielli – sono in gioco la salute e l’incolumità di tante persone. La vita da salvare è la priorità costante ed i soccorsi non possono tardare, esponendo persone al rischio fatale di finire i loro giorni in un’ambulanza, come è già accaduto pochi giorni fa, nell’ospedale di Sulmona e in quello di Avezzano”