Segnalazione esposto della Cgil contro la ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila. Si chiede di far luce sulla gestione dell’emergenza COVID-19, in particolare su carenza di personale, mancata garanzia dei LEA, criticità nel tracciamento dei contagi e carenza di posti.
Così un passaggio dell’esposto, inviato tra gli altri – per presa visione – anche al Ministro Speranza.
“Non v’è chi non veda il sempre più drammatico quadro complessivo della gestione sanitaria nella Provincia Aquilana: cronica, storica e strutturale carenza di personale, accorpamenti di reparti, impossibilità di garantire percorsi separati per pazienti Covid e no Covid, carenza di posti letto Covid, mancata esecuzione periodica di tamponi agli operatori sanitari, carenza di reattivi per l’esecuzione dei tamponi alla popolazione, strutture carenti e/o fatiscenti, esiguità nella fornitura di DPI idonei alla gestione dell’emergenza, mancato confronto con i vertici Aziendali sulle modalità di gestione dell’emergenza in tema di sicurezza sul lavoro, continui trasferimenti del personale, sono solo alcuni degli enormi problemi e delle gravi criticità che già da qualche tempo si stanno riscontrando e che ci vengono segnalati da lavoratrici e lavoratori della ASL o che apprendiamo dagli organi di stampa, atteso che nessuna informazione viene effettuata direttamente dalla ASL 1. Innanzitutto, va rilevata l’enorme e strutturale carenza di personale che, già prima dell’emergenza sanitaria, rappresentava la criticità maggiore della ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila. A partire dal mese di febbraio u.s. a tutt’oggi poco o nulla è stato fatto per reperire nell’immediato nuova forza lavoro al fine di sopperire alle già drammatiche carenze e nella prospettiva di dover affrontare una impennata di ricoveri dovuti alla pandemia. Infatti, da qualche settimana, la ASL, con estrema approssimazione, sta trasferendo il personale sanitario (per lo più infermieri) da un Presidio Ospedaliero all’altro, determinando l’ulteriore depauperamento di personale all’interno di ogni singolo Presidio Ospedaliero, già di per sé gravemente carente di risorse umane. Ulteriore grave carenza di personale, viene riscontrata nell’assistenza ai pazienti COVID.”.
E ancora: “Ne conseguono, tra l’altro, enormi ritardi nell’esecuzione dei tamponi, o, addirittura, la mancata esecuzione degli stessi con grave pregiudizio del tracciamento sanitario dei cittadini venuti a contatto con pazienti positivi accertati, rendendo non più controllabile la fase pandemica in corso. A ciò si aggiunga che, nei confronti del personale Sanitario non vengono eseguiti i Tamponi con la regolarità e la programmazione prevista dalla vigente normativa. Inoltre, sempre più conclamata è la carenza di Posti Letto COVID nella ASL 1 con la sola conseguenza che gli utenti e cittadini restano in attesa nelle Ambulanze (che dovrebbero servire alla gestione dell’Emergenza), nei pre-triage che in alcuni casi, possono contare esclusivamente su un solo infermiere per turno senza il supporto di personale Medico, e/o nei Pronto Soccorso”.
“Tutto ciò premesso, chiediamo di verificare ed accertare i fatti denunciati in narrativa valutando gli eventuali profili di responsabilità ed illiceità”.