Conferma di un uomo di governo per il Movimento Cinque Stelle. Amaro in bocca, invece, in seno al Pd che fino alla fine ha puntato ad avere un suo rappresentante nel nuovo governo rosso-giallo. È questa la situazione in Abruzzo dopo la nomina di vice ministri e sottosegretari avvenuta stamani nel corso del Consiglio dei Ministri.
Tra i dem sono arrivati a giocarsi una carta importante il consigliere regionale dell’opposizione di centrosinistra Giovanni Legnini, ex sottosegretario ed ex vice presidente del Csm, e l’ex governatore abruzzese ora senatore del Pd Luciano D’Alfonso. Il primo ha fatto affidamento sui buoni rapporti con il presidente della Repubblica maturati nel corso del suo mandato al Csm, e con il segretario, Nicola Zingaretti, che lo ha elogiato quando lo scorso 10 febbraio è riuscito con una coalizione innovativa ad arrivare secondo, dietro il centrodestra, alle regionali battendo il M5S. Il secondo ha puntato tutto sull’appartenenza alla corrente renziana. Fuori dai giochi prima del rush finale l’ex vice presidente ed ex parlamentare e sottosegretario Giovanni Lolli.
“L’elenco dei Viceministri e Sottosegretari del Governo Conte certifica la debolezza, se non l’inconsistenza, della delegazione abruzzese M5S- Pd. La cosa non mi stupisce, tuttavia mi preoccupa dover constatare che al Governo della Nazione non ci sia un solo abruzzese ritenuto meritevole di occuparsi di una qualunque competenza del territorio. L’unico Sottosegretario, a cui faccio i migliore auguri di buon lavoro, è infatti incaricato di gestire i Rapporti con il Parlamento, un ruolo di “palazzo” con nessun impatto diretto sul territorio. Nel frattempo, non è chiaro chi si occuperà della delega alla ricostruzione: l’attuale Sottosegretario Crimi, promosso a Viceministro degli Interni, non sappiamo se conserverà tale delega o se il Presidente Conte ha altre idee in merito. Attendiamo quindi velocemente una risposta, perché l’urgenza delle tante cose da fare impone di non perdere un solo giorno di tempo. Questo il commento del Presidente Marsilio alla nomina dei sottosegretari del Conte bis.
“Ho chiesto un incontro al segretario nazionale del Partito Democratico Nicola Zingaretti. Alla luce della composizione del governo, si rende ancora più evidente una ‘questione Abruzzo’. Il nostro territorio merita attenzione.”: lo dichiara il segretario del Pd Abruzzo Michele Fina dopo l’ufficializzazione della lista di viceministri e sottosegretari che faranno parte del nuovo governo.
“Dopo i roboanti annunci circa esponenti abruzzesi del Partito Democratico in pole position nel concorrere a rivestire rilevanti ruoli di Governo, l’Abruzzo purtroppo rimane quasi a bocca asciutta escludendo di fatto la nostra Regione da ruoli strategici, decisivi e determinanti nonostante i 42 a disposizione ”. Questo il commento dell’assessore regionale Mauro Febbo dopo l’ufficializzazione dei nuovi Sottosegretari e Vice Ministri appena nominati. “Sinceramente – continua Febbo – dalla nuova formazione ‘giallorossa’ ci saremmo aspettati una considerazione e un’attenzione maggiori per la nostra Regione visto i ruoli di primissimo piano rivestiti proprio recentemente sia dal sen. Luciano D’Alfonso e sia da Giovanni Legnini. Unica mia personale parziale soddisfazione è la nomina a sottosegretario della Bonaccorsi, assessore al turismo della Giunta Zingaretti con cui ho lavorato in questi mesi, in qualità di Coordinatore nazionale della Commissione Turismo, e a cui ho già inviato le mie congratulazioni e auguri di buon lavoro”.
Il commento del capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d’ Italia Guerino Testa:
“Dopo tanto clamore per nulla, dopo le più svariate voci di corridoio e dopo che diversi politici abruzzesi del centrosinistra hanno tentato di conquistare una poltrona in questo Governo illegittimo, il risultato del Conte bis penalizza ulteriormente l’Abruzzo che perde il sottosegretario del Movimento 5 Stelle Gianluca Vacca, e la dirigenza del Pd, dalla sua, non ha inteso esprime alcuna preferenza per le cariche di sottosegretari e viceministri”. Così il capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Guerino Testa, che prosegue “fatta eccezione per il sottosegretario Gianluca Castaldi, unico abruzzese, è questo un evidente segno della scarsa attenzione che il neo governo ha nei confronti della nostra regione. Esprimo forte preoccupazione per il futuro del nostro territorio,penso alla ricostruzione, all’economia, al turismo e a tutti quei settori caldi su cui il governo regionale ha estrema necessità di confronto e supporto da parte di quello nazionale. L’unica soluzione è quella di ridare la parola agli italiani, per inaugurare una nuova stagione della politica scelta da tutta la nazione. L’Italia e l’Abruzzo hanno bisogno di una politica seria, pulita ed onesta”.
“Sono contento che al governo ci sia un abruzzese con esperienza istituzionale come Castaldi. Esprimo soddisfazione per essere stato considerato da molti spendibile per una funzione di governo sino all’ultimo minuto.” Così il Senatore Luciano D’Alfonso.
“Sono contento che al governo ci sia un abruzzese con esperienza istituzionale come Castaldi che peraltro ha una delega trasversale come quella ai Rapporti col Parlamento che permette di poter agire utilmente per dare risposte ai problemi del territorio e delle comunità regionali. Esprimo soddisfazione per essere stato considerato da molti spendibile per una funzione di governo sino all’ultimo minuto. Non credo sia un problema che poi questa opportunità non si sia realizzata: ho un ruolo molto utile per lavorare a favore dell’Abruzzo in commissione e in aula al Senato, tanto più che oggi questo ruolo potrà svolgersi con impegno maggiore nel perimetro della maggioranza di governo. In particolare da questa mattina sto lavorando per far replicare la collaborazione tra PD e M5S in tutti i livelli di rappresentanza, nella convinzione che questa è una strada che potrà aprire una nuova stagione di riformismo utile per i cittadini e i loro progetti di vita. Affermo con sicurezza l’insussistenza del problema, perché averne patito di reali di ogni tipo mi permette di avvertire la loro reale consistenza. Non credo, infine, che ci siano stati agenti contrari in questa vicenda, sia perché si tratta di dinamiche normali, sia perché non ne colgo la consistenza, sia perché il risentimento non può essere una dotazione di chi fa politica. Può farne uso solo chi ha coltivato la sua dimensione esclusivamente privata, e questo davvero non mi appartiene”.