“Le imprese italiane sono ancora troppo piccole e occorre attuare riforme volte a creare condizioni più favorevoli alla crescita delle imprese, ridurre gli oneri amministrativi e burocratici che ne ostacolano gli investimenti, aumentare la qualità e l’efficienza dei servizi pubblici”. Così il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco alla lectio magistralis all’inaugurazione dell’Anno Accademico 2020-2021 del Gran Sasso Science.
“Se le imprese italiane – spiega Visco – avessero la stessa struttura dimensionale di quelle tedesche, la produttività media del lavoro nell’industria e nei servizi di mercato sarebbe superiore di oltre il 20 per cento, superando anche il livello della Germania. Per questo motivo è essenziale”.
“La capacità di adattamento della pubblica amministrazione alle nuove esigenze del mondo produttivo è stata, in questi anni, particolarmente limitata. Ai ritardi nell’ammodernamento delle infrastrutture, materiali e immateriali, si è affiancato l’insufficiente utilizzo delle potenzialità delle nuove tecnologie nei processi amministrativi con oneri cospicui a carico delle imprese e dell’intera società – sottolinea il governatore.
Così Visco in merito al Recovery Fund: ” Uno straordinario sostegno per colmare i ritardi nella ricerca, nella digitalizzazione e nella trasformazione in una economia a basse emissioni inquinanti, può provenire dalle risorse del programma Next Generation EU. Il piano, che entra ora nella fase cruciale della definizione e dell’attuazione degli interventi, deve favorire un rafforzamento del tessuto produttivo e della capacità di azione delle nostre amministrazioni pubbliche”.