InnovAzioni: conclusa la settima edizione con 25 premiati

Conclusa la settima edizione di InnovAzioni di Confindustria Chieti Pescara, Sezione Servizi Innovativi per il 2020, in totale virtual mode con diretta streaming dagli studi di Rete8: la pandemia ha, infatti, impedito il tradizionale appuntamento all’Aurum.

Venticinque le PMI e startup che hanno presentato al pubblico i propri progetti innovativi, in termini di innovazione di prodotto, di processo o organizzativa – l’elenco è pubblicato su: www.innovazioni.camp.

Cristiano Fino, Presidente della Sezione Servizi Innovativi Confindustria Chieti Pescara, ha dichiarato: “Sostenibilità ed innovazione: queste sono state le parole chiave che hanno contraddistinto la settima edizione di InnovAzioni. L’emergenza pandemica ha evidenziato i limiti del nostro tessuto produttivo ma, al tempo stesso, ha fornito la spinta propulsiva necessaria a prendere consapevolezza che il futuro delle nostre imprese è scritto unicamente nella rivoluzione digitale e sia i Campioni di InnovAzioni che le aziende in gara con i loro progetti, ce lo hanno ampiamente dimostrato.”

Il Presidente di Confindustria Chieti Pescara Silvano Pagliuca ha espresso soddisfazione per la qualità dei lavori presentati: “Tutte le testimonianze di oggi ci confermano che l’innovazione vera è frutto di un’intelligenza collettiva. L’innovazione è un’esigenza non rimandabile, che deve essere percepito da tutti: giovani, imprese, politica. Il recovery found è una grande opportunità per fare quel salto tecnologico e culturale di cui il Paese ha bisogno. Non conosco altre strade: o cavalchiamo questo megatrend o ne verremo travolti. Secondo l’indicatore DESI “Capitale umano”, preoccupa il grave ritardo cognitivo dell’Italia: rispetto alla media UE, i nostri livelli di competenze digitali di base e avanzate “molto bassi”, risultano ulteriormente aggravati da un numero pressoché esiguo di specialisti e laureati nel settore ICT “molto al di sotto della media UE”, con ripercussioni negative sull’uso effettivo delle tecnologie, nonostante l’incremento quantitativo di servizi e-Gov, che sembrano relegati a formali strumenti di mero adeguamento digitale privi di concreta utilità pratica a causa della mancata fruibilità generalizzata da parte della collettività. Da questo bisogno nasce la nostra iniziativa: l’obiettivo è mettere a terra con progetti concreti il potenziale innovativo dell’Abruzzo e del nostro Paese”.

Molte le autorità ed esponenti del mondo imprenditoriale che sono intervenute alla due giorni dedicata a generare valore attorno ad idee e creatività di imprese e giovani: da Carlo Masci, Sindaco di Pescara, città che tradizionalmente ospita l’evento, ad Alessandro Addari, Presidente del Comitato PI Confindustria Chieti Pescara che ha espresso entusiasmo per come l’innovazione riesce a migliorare la qualità di vita delle persone.
A sottolineare l’importanza di continuare ad investire in innovazione anche Francesco Serravalle, Presidente della Servizi Innovativi Confindustria Salerno, Lino Olivastri, Presidente della Consulta Servizi Innovativi di Confindustria Abruzzo, Luigi Di Giosaffatte, Direttore Generale di Confindustria Chieti Pescara.

Per il mondo dell’impresa, preziosa la testimonianza portata dai campioni di InnovAzioni Grandi Aziende ovvero Massimo Ottino, Ellamp, Massimo Temporelli per FabLab e Leonardo Valenti Biolchim SpA e CIFO Srl.

Al termine della mattinata di oggi, premiati anche i gruppi di universitari che hanno presentato la migliore soluzione per ciascuno dei casi aziendali proposti da Fameccanica, GI GROUP e ICO nell’Hackathon InnovAzioni2020, mettendo in campo competenze tecniche, capacità di team building e creatività. Il tutto in ottica internazionale, poiché il regolamento che la presentazione dei lavori avvenga in lingua inglese. In questa sfida, il British School Award 2020 è stato assegnato a Cristiano Perrone della Università Luiss, componente del Team che ha presentato la migliore risposta al quesito presentato da GI Group.
Una esperienza, quella dell’Hackathon, che ha confermato quanto il dialogo continuo tra il mondo accademico e quello delle imprese sia di importanza strategica per l’innovazione e lo sviluppo del Paese. Lo scambio di conoscenze ed esperienze tra scuole, atenei e aziende e l’attuazione di progetti condivisi sono fondamentali per l’attrattività e la qualità della didattica di scuole e università, la competitività delle aziende, l’occupabilità degli studenti, lo sviluppo economico e sociale dei territori.

Barbara Orsini: