“Constatare che l’amministrazione comunale di Ortona abbia proceduto ad individuare 50 mila euro per le luminarie durante le festività di Natale è una notizia che ci lascia perplessi e sbalorditi”. Così il circolo Pd ortonese.
“Un’ulteriore variazione di bilancio giunge quanto mai inopportuna, in un periodo dove l’invito a rimanere a casa ed evitare inutili e pericolosi assembramenti sembra essere una delle soluzioni fondamentali per salvarci dalla diffusione del contagio”.
E’ il circolo ortonese del Pd a criticare fortemente l’amministrazione comunale per aver destinato 50 mila euro al Natale in città.
“Viviamo un momento difficile per la salute e le difficoltà economiche di tantissimi nostri concittadini e ci rendiamo conto che il periodo natalizio ha sempre rappresentato una boccata di ossigeno per tantissime attività economiche locali. Ma quest’anno non ce lo possiamo permettere. Non ci possiamo permettere di spendere soldi per le manifestazioni natalizie perché non possiamo permetterci di uscire come se nulla fosse. Il periodo natalizio dovremo viverlo rispettando le chiusure e le limitazioni, se vogliamo contribuire a fermare la pandemia nel nostro territorio.
Ci permettiamo di consigliare all’Amministrazione comunale di dare un’altra destinazione a quei 50 mila euro. Pensiamo a provvedimenti per prevenire o intervenire sulla diffusione del contagio, soprattutto negli ambienti più frequentati, come le scuole che, grazie all’impegno di tutti gli operatori del settore, stanno reggendo bene, ma che andrebbero affiancate con provvedimenti per individuare subito gli eventuali contagi. In proposito molti comuni, soprattutto nelle regioni del nord Italia, stanno mettendo a disposizione delle scuole i test rapidi con esito in 15 minuti. Sarebbe utilissimo avviare anche da noi, in collaborazione stretta con la Asl, questa modalità per individuare subito eventuali sospetti e evitare contagi inutili di ragazzi e dei loro familiari a causa dei tempi dei tamponi troppo lunghi. L’obiettivo sarebbe quello di azzerare i tempi di attesa delle famiglie, l’incertezza e la fatica, anche logistica, nella gestione della vita quotidiana”.
Alle critiche del Pd ha replicato il sindaco di Ortona, Leo Castiglione, che così ha spiegato l’iniziativa ‘Mi illumino di speranza, accendiamo Ortona’:
“Non possiamo far morire la città – ha detto Castiglione – dobbiamo alimentare la speranza per il futuro per tutti i cittadini e per le attività commerciali. Invito anche i cittadini ad illuminare i nostri balconi anche con una sola luce. L’amministrazione comunale ha deciso di illuminare la città con le luci e gli addobbi natalizi perché, in questo difficile momento di limitazione dell’azione quotidiana e di prostrazione psicologica dovuta alla pandemia, non possiamo far vincere lo scoramento e la mancanza di progettualità. In questa nuova fase della pandemia, mentre una parte della popolazione continua a lavorare, il settore più colpito è proprio quello delle attività commerciali, sia perché diverse categorie sono state chiuse alla vendita diretta sia perché ovviamente la circolazione dei cittadini è stata limitata.
Rinunciare al Natale sarebbe un ulteriore motivo di disagio psicologico e di danno economico per tutti i commercianti che invece, nonostante tutto, stringono i denti e si stanno organizzando per la vendita on line e telefonica e la consegna a domicilio, perché il Natale rappresenta dal punto di vista commerciale un’occasione importante”.
L’assessore al commercio Cristiana Canosa aggiunge:“Come amministrazione, mentre da una parte gestiamo l’emergenza dall’altra continuiamo a lavorare incessantemente per la città con interventi di manutenzione, di riqualificazione e di pulizia, poiché non possiamo farci trovare impreparati quando tutto finirà: la nostra Ortona dovrà essere pronta ed accogliente. Con lo stesso spirito abbiamo deciso di non far vincere le tenebre e l’angoscia che questa pandemia sta portando nelle nostre città e nelle nostre famiglie. Una città spenta sarebbe il fallimento di tutti. Noi dobbiamo reagire e non lasciarci vincere ,come stanno facendo anche in molte altre città. Nel 2019 le luminarie natalizie sono state frutto di una collaborazione con i commercianti che hanno contribuito con oltre 10 mila euro pagando da soli alcune strade e quartieri. Ovviamente quest’anno non chiederemo nulla a una categoria già fortemente provata da un anno terribile per cui sarà il Comune ad accollarsi tutto l’onere delle luminarie”.
Nel programma deliberato ci sono anche alcune ipotesi di piccoli intrattenimenti natalizi per le vie cittadine nel caso in cui le condizioni sanitarie e le norme anti covid lo dovessero permettere dopo il 3 dicembre.