Roma, 1987: scompare misteriosamente l’economista e docente Federico Caffé, nato a Pescara nel 1914. A 30 anni da quel giorno, domani, 27 marzo, la Fondazione PescarAbruzzo presenta il libro curato da William Zola e basato sul testo teatrale di Mario Moretti “Gli occhiali del professor Caffé”.
Caffé, vicino alle teorie economiche keynesiane, iniziò la carriera in Banca d’Italia, successivamente divenne professore universitario a Messina e, dal 1959, docente di Politica Economica e Finanziaria presso l’Università di Roma La Sapienza. Particolarmente attento ai temi del Welfare, come docente ha formato diverse generazioni di economisti, molti dei quali oggi occupano posizioni di rilievo nel mondo accademico, nella vita pubblica e in prestigiose istituzioni nazionali e internazionali. Come l’ex governatore della Banca d’Italia e attuale Presidente della BCE, Mario Draghi, o il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.
Nel trentennale della scomparsa, le Fondazioni PescarAbruzzo e Centro di Ricerca Federico Caffè–Corradino D’Ascanio lo ricordano presentando la pubblicazione del testo teatrale di Mario Moretti: “Gli occhiali del professor Caffé”, andato in scena a Pescara nel 2004, in prima rappresentazione, per la regia di William Zola. Il volume, curato da William Zola e edito da Ianieri, vuole richiamare l’attenzione sull’attualità e sull’importanza del pensiero economico di Federico Caffé.
Caffè aveva iniziato la sua carriera lavorando presso la Banca d’Italia, per poi diventare un Professore presso l’Università di Messina e, dal 1959, docente di Politica Economica e Finanziaria presso l’Università di Roma La Sapienza. Particolarmente attento ai temi del welfare, dalla sua cattedra Caffè ha formato diverse generazioni di economisti, molti dei quali saliti a posizioni di rilievo nel mondo accademico, nella vita pubblica e in prestigiose istituzioni nazionali e internazionali. Tra loro l’ex governatore della Banca d’Italia e attuale Presidente della BCE, professor Mario Draghi, e l’economista del lavoro Ezio Tarantelli, ucciso dalla Brigate rosse nel 1985 nel cortile della Facoltà di Economia di Roma. L’opera teatrale “Gli occhiali del professor Caffé” si apre proprio delitto Tarantelli, ucciso per il suo ruolo di consulente economico della CISL nell’accordo tra governo e sindacati sul taglio degli scatti della scala mobile. La pièce si chiude sull’uccisione di Marco Biagi, avvenuta diciassette anni dopo, l’uomo che ispirò la riforma del mercato del lavoro improntata ad una maggiore flessibilità.
Alla presentazione, che si svolgerà oggi, lunedì 27 marzo, alle 17.30 al cinema teatro Massimo di Pescara, interverranno Nicola Mattoscio (Università G. D’Annunzio), William Zola (Regista), Ugo Perolino (Critico letterario). Seguirà una lettura scenica con gli interventi di Luigi Ciavarelli, Franca Arborea, Giuseppe Pomponio, Silvia Napoleone, Piero Montesi, Sara Serraiocco, Edmea Marzoli, Mirko Modesti, Federico Pasquini, Margherita Cordova, William Zola. L’evento sarà ripreso dalle telecamere di Rete8 Libri, la puntata andrà in onda mercoledì 5 aprile.
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