Sarà eseguita domani, all’ospedale Mazzini di Teramo, l’autopsia sul corpicino di Tommaso Galizzi, il bambino di 5 anni della Val Brembana, annegato ieri pomeriggio nella piscina dell’hotel Abruzzo Marina di Silvi. La piscina dell’hotel non è stata posta sotto sequestro. Nessuna ipotesi di reato.
Il pm di turno Enrica Medori vuole conferme dall’anatomopatologo all’ipotesi della congestione digestiva quale motivo del decesso del piccolo. Al momento, infatti, non ci sono segni evidenti di altra causa, come confermato dalla prima ispezione cadaverica e dal rapido esame del cibo rimesso dal piccolo durante le manovre rianimatorie. Sul corpo non ci sono traumi evidenti che facciano pensare ad un colpo ricevuto mentre faceva il bagno e che possano essere stati all’origine della perdita dei sensi di Tommaso, finito sott’acqua in pochi secondi. A conferma di questo, grazie anche alla ricostruzione fatta attraverso le immagini delle telecamere dell’area beach, la piscina dell’hotel non è stata posta sotto sequestro, come riferito in un primo momento, e non ci sono al momento ipotesi di reato a carico di alcuno. L’impianto natatorio è in regola, come confermato anche dalla documentazione acquisita dai carabinieri della stazione di Silvi. Il piccolo, inoltre, che stava giocando in acqua con il fratello di 8 anni e altri amichetti, si era immerso nella zona riservata ai bambini della piscina unica, separata fisicamente da quella dove l’acqua è più alta. Il recupero del corpicino è stato effettuato nella zona adulti, dove il piccolo era finito sott’acqua.
Sconvolti i genitori del piccolo: per questa allegra famiglia in vacanza il soggiorno in Abruzzo sarebbe finito domenica. La mamma, in particolare, ha accusato un malore per il quale è stato necessario un ricovero in ospedale. Un dramma che ha gettato nel dolore tutto il personale dell’albergo e gli altri ospiti.