Abruzzo, per gli animali botti al bando in tanti Comuni

In tutta Italia, e anche in Abruzzo, aumentano i Comuni che scelgono di tutelare la serenità degli animali domestici mettendo al bando i botti di fine anno.

A ridosso dei festeggiamenti per l’ultima notte dell’anno, molti i Comuni hanno emanato le ordinanze che vietano l’esplosione di petardi. L’anno scorso, da Nord a Sud della Penisola, sono state circa 850 le amministrazioni comunali che hanno proibito fuochi d’artificiomortarettistelle filanti e altri effetti pirotecnici. La messa al bando dei botti, in vigore anche nelle feste del 2017, viene replicata in molti Comuni d’Abruzzo. Tra i sindaci che hanno già firmato la delibera figurano anche quello di Spoltore, Luciano Di Lorito (dal 28 dicembre al 7 gennaio) e Pescara, Marco Alessandrini, che ha circoscritto il divieto di uso e scoppio di petardi per tutto il periodo delle vacanze natalizie, da domenica 24 dicembre 2017 a domenica 7 gennaio 2018; a Chieti botti vietati tutto l’anno.

“I divieti però  – sostiene l’OIPA, l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali – restano solo un buon proposito, se non vengono accompagnati da controlli reali, sia con il monitoraggio delle strade che con la risposta alle segnalazioni di cittadini in difficoltà. L’appello è quindi rivolto soprattutto alle forze dell’ordine, affinché considerino una priorità i controlli finalizzati a far rispettare le ordinanze. L’inizio del nuovo anno deve essere una gioia per tutti, non motivo di terrore, angoscia e morte. Sia gli animali selvatici che quelli domestici corrono il forte rischio di morire letteralmente di paura. Gli animali anziani possono essere colti da infarto, quelli selvatici vagano disorientati e si schiantano contro alberi, muri o cavi elettrici, cani e gatti di casa fuggono terrorizzati e si perdono, finendo spesso investiti dalle auto”.

L’OIPA ha anche diffuso una locandina contenente le dieci regole d’oro per tutelare gli animali:

 

 

“Il rumore di petardi e fuochi d’artificio, spesso fatti scoppiare anche nei giorni immediatamente precedenti il capodanno, terrorizza i quattro zampe, che possono essere colpiti da veri e proprio attacchi di panico. – si legge sul sito dell’OIPA – E’ importante ricordare che gli animali hanno una diversa percezione dei rumori; nei cani, ad esempio, il senso dell’udito è notevolmente superiore a quello umano. Oltre a sentire vibrazioni comprese tra 20 mila e 40 mila Hz (l’uomo non sente quelle che superano i 20 mila) sentono ad un volume doppio del nostro. Inoltre, una componente dei fuochi per noi marginale, quella olfattiva, è particolarmente rilevante per i cani che sono in grado di sentire odori ad una concentrazione un milione di volte inferiore a quella percepita dall’uomo e ad una distanza per noi inimmaginabile. E’ quindi facile intuire quale sia lo stato di ansia e terrore che anticipa e accompagna lo scoppio simultaneo di migliaia di petardi, mortaretti e fuochi artificiali. I fuochi d’artificio rientrano tra gli stimoli che provocano sensibilizzazione, ovvero un progressivo aumento della risposta di paura poiché sono stimoli di forte intensità, non sono prevedibili, compaiono a intervalli irregolari e non c’è possibilità di fuga. Alcuni soggetti più sensibili, oltre allo stato fobico quando sentono i fuochi, sviluppano anche uno stato ansioso per tutto il periodo che precede e segue la fine dell’anno”.

 

Marina Moretti: