Tre agenti di polizia penitenziaria sono stati aggrediti da un detenuto napoletano all’interno della Casa Lavoro di Vasto. A dare la notizia Giuseppe Ninu, segretario regionale per l’Abruzzo del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
“L’internato ha aggredito per motivi incomprensibili tre Assistenti Capo di Polizia Penitenziaria, che sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari- spiega in una nota il sindacalista -. Sembra volesse opporsi ad uno spostamento di cella, conseguenza di un’altra infrazione disciplinare”. Solo l’intervento di altri agenti ha scongiurato conseguenze più gravi. Per il Sappe si tratta di “un’aggressione annunciata” visto che “da tempo il sindacato segnala la precarietà della sicurezza nella Casa lavoro di Vasto, primi responsabili direttore e comandate. “L’aggressione – conclude il Sappe – si sarebbe infatti potuta evitare se si fossero adottate maggiori accortezze nella gestione del detenuto”.
La casa lavoro di Vasto è sorta nel 1987 per ospitare 75 detenuti di media sicurezza distribuiti in 25 celle per piano, su un totale di 3. Successivamente il numero è stato elevato a 150 detenuti. Dal 27 maggio 2013 con Decreto ministeriale l’ istituto è stato trasformato in Casa Lavoro con annessa sezione circondariale. Attualmente sono mediamente presenti 180 tra internati e detenuti. Il carcere è collocato nella Riserva di Punta Aderci.