L’esemplare, femmina, di orso marsicano si aggirava da alcuni giorni al confine tra Abruzzo e Molise: secondo una prima ricostruzione dell’accaduto l’orso sarebbe stato investito da un’auto il cui guidatore si è dato alla fuga.
L’incidente è avvenuto ieri intorno alle 21,30 sulla Statale 652 che collega Venafro a Castel di Sangro. E’ qui che il plantigrado, una femmina di circa 6 anni, è stato trovato, gravemente ferito, da altri automobilisti. Subito intervenuti i carabinieri forestali accompagnati dal sindaco di Rionero. Quando sul posto sono giunti i medici del servizio veterinario del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise ci è subito resi conto che per l’orso non c’era più nulla da fare. Si aggirava nella zona da alcuni giorni e specie i bambini avevano cominciato a familiarizzarvi.
Purtroppo l’impatto violento aveva determinato diversi traumi, tra cui la paralisi degli arti posteriori e nel giro di alcuni minuti l’animale è morto. Tempestivamente trasportato presso le idonee strutture veterinarie della sede del Parco a Pescasseroli, in modo da poter essere celermente trasferito all’Istituto Zooprofilattico di Teramo per i necessari accertamenti necroscopici.
L’evento di ieri sera ripropone in modo drammatico il tema della conservazione di una specie a rischio di estinzione proprio per l’elevato numero di fattori che possono incidere negativamente sulla sua conservazione. “La perdita di una femmina rende l’episodio ancora più grave in termini generali – ha dichiarato il Vicepresidente del PNALM Augusto Barile – per il contributo che queste possono assicurare alla popolazione in relazione al ciclo riproduttivo.
Gli incidenti stradali sono una delle cause di morte ricorrenti e anche per questo il Parco ha avviato uno specifico progetto LIFE Safe Crossing per sperimentare, tra l’altro, tecnologie innovative per la riduzione del rischio, basate sulla segnalazione del pericolo agli automobilisti nei momenti di presenza di fauna a bordo strada e sull’allontanamento degli animali laddove i singoli veicoli non rispettino i limiti di velocità imposti dal sistema. In base a questa sperimentazione sarà possibile proporre, anche per le aree esterne al Parco nazionale, soluzioni efficaci per una concreta riduzione del rischio di incidenti stradali con la fauna protetta, orso marsicano in particolare.