Il giudice monocratico del Tribunale di Chieti Andrea Di Berardino ha condannato a sei anni di reclusione ciascuno, e 25.822 euro di multa, padre e figlio per detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti.
Massimo Di Nardo, questo il nome del padre, e il figlio Danilo sono stati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici. I due erano accusati di detenzione a fine di spaccio di 26 grammi di cocaina, una quantità utile per il confezionamento di 61 dosi, oltre a materiale per tagliare e confezionare lo stupefacente. Lo scorso 19 gennaio erano stati arrestati dai carabinieri che, dopo una serie di appostamenti e riscontri, entrarono nella loro abitazione trasformata in una sorta di market della droga. La cocaina, suddivisa in dosi pronte per la vendita, era nascosta all’interno di un calzino a sua volta celato in asciugamano infilato all’interno di una grondaia. Danilo Di Nardo si trova agli arresti domiciliari, il padre è nel carcere di Chieti.