Prefettura, Regione, enti gestori, consorzio industriale, Comuni di San Salvo e Montenero di Bisaccia e COC riuniti in Municipio per il tavolo operativo sulla crisi idrica nel vastese: approvato piano di intervento intercomunale.
“Il tavolo operativo presieduto dall’organo di Prefettura – ha spiegato il sindaco di Vasto Francesco Menna – è costituito in forma permanente presso questo Comune. Nel corso della riunione di questa mattina è stata analizzata nel dettaglio la situazione dell’approvvigionamento idrico e individuata la capacità-limite delle risorse attualmente in uso. Il tavolo ha approvato un piano d’intervento in tre successive fasi, coincidenti con il progressivo acuirsi della crisi. All’esaurimento di acqua dalle fonti attualmente in uso si farà eventualmente fronte con il rifornimento tramite autobotti che la Regione provvederà ad inviare sull’intero territorio. Il monitoraggio sarà continuo e il Centro Operativo Comunale continuamente attivo. Insieme alla collega sindaco di San Salvo abbiamo rimarcato la necessità di interventi strutturali rispetto, ad esempio, ai lavori complementari preventivati nel Masterplan regionale riguardanti la Diga di Chiauci, nonché la realizzazione del potabilizzatore di Altino. Interventi strutturali attesi per troppo tempo, ma che ci siamo impegnati a riproporre all’attenzione della Regione e degli altri enti interessati, con tavoli tecnico-programmatori, già al termine dell’attuale fase emergenziale. Insieme lavoreremo, in questi giorni, affinché la situazione sia affrontata nel miglior modo possibile. Secondo tecnici ed esperti questa è un’emergenza idrica senza precedenti per Vasto, San Salvo e l’intero territorio del Vastese. Un problema che, insieme a quello degli incendi, sta travagliando l’intera nostra Regione”.
Il sindaco ha anche rinnovato l’appello a non sprecare acqua e a non usarla impropriamente:
“In un momento delicato come questo è oltremodo necessario non disperdere questa importante risorsa, impegnarsi per un utilizzo misurato e rispettoso delle principali necessità alimentari ed igienico sanitarie, senza dispersioni in attività non necessarie”.