Commercianti, ristoratori, tassisti, artigiani, agenzie di viaggio, partite iva. Anche in Abruzzo tutti, o quasi, contro l’ultimo Dpcm. Dopo le proteste, anche accese di ieri a Pescara, oggi è la volta di Lanciano e del mondo dello sport.
In piazza Plebiscito a Lanciano oggi in scena la protesta dei titolari di palestre e centri sportivi. Dopo il pomeriggio di proteste di ieri a Pescara, finito con qualche tensione nei paraggi della Prefettura, oggi è la volta del capoluogo frentano che lascia la sua piazza principale al dissenso di quanti vivono di sport. Allenatori, preparatori atletici, imprenditori dello sport si sono radunati per manifestare il proprio crescente disagio. Un settore già piegato dalla chiusura dei mesi clou della pandemia ora costretto a fare i conti con quanto imposto con l’ultimo Dpcm di domenica.
In piazza anche molti appassionati di sport e cittadini semplici lì a manifestare solidarietà ma anche a recriminare abbonamenti andati persi.
Quanto alla protesta di ieri a Pescara gli organizzatori dichiarano la propria estraneità alla frangia di agitatori che ha dato vita ad incidenti e disordini. Distanze prese con un comunicato congiunto che pubblichiamo integralmente.
“La civile, pacifica e composta manifestazione tenuta ieri sera a piazza Salotto da centinaia di operatori economici pescaresi, messi a dura prova dall’emergenza sanitaria, dai lunghi periodi di chiusura di primavera e dalla recenti disposizioni del Governo, è una prova di civiltà e democrazia. Il fatto poi che sia stata realizzata rispettando in pieno i protocolli vigenti sulla sicurezza e la tutela della salute, non fa altro che sottolineare il senso di responsabilità di tutti i presenti. Gli organizzatori – Confartigianato, Cna, Confcommercio e Confesercenti – esprimono apprezzamento e valutano positivamente l’impegno assunto dall’Assessore al Commercio Alfredo Cremonese e dal Sindaco Carlo Masci di richiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario sul tema, a conferma del fatto che in questo momento di grande difficoltà per il Paese e la città, solo il rafforzamento del rapporto tra istituzioni e forze sociali può garantire un esito positivo a una battaglia in cui siamo tutti impegnati, che coniughi l’esigenza di tutela della salute dei cittadini con le sorti dell’economia, delle diverse attività produttive, delle persone che di questo vivono. Gli organizzatori prendono invece totalmente le distanze dagli incidenti verificatisi al termine della manifestazione: sono stati promossi da professionisti dell’agitazione e dello scontro di piazza, soggetti che nulla hanno a che vedere con gli imprenditori civili e pacifici che noi rappresentiamo“.