Sono stati tutti assolti i sette imputati accusati di concorso in abuso d’ufficio nel secondo maxi processo che ha coinvolto l’ex vertice della Ecolan Spa di Lanciano. Oggi pomeriggio il tribunale collegiale, presieduto da Andrea Belli, giudici a latere Giovanni Nappi e Stefania Cantelmi, ha disposto l’ampia assoluzione perché il fatto non sussiste.
Il pm Francesco Carusi aveva ugualmente chiesto l’assoluzione, sia per alcuni reati prescritti che per altri ritenuti corretti e dunque perché il fatto non sussiste. Il caso ha coinvolto il primo cda di Ecolan nato nel 2009 dalla trasformazione dell’ex Consorzio Rifiuti. Imputati erano l’allora presidente Gianpanfilo Tartaglia e i membri del cda Guerino Caporale, Sabatino Di Carlo, Riccardo Iurisci Di Deo, Orazio Martelli, quindi l’ex direttore generale Sandro Fantini e infine l’avvocato Marco Maria Di Domenico che sarebbe stato il beneficiario di consulenze legali esterne. L’accusa in concorso in abuso nasce dalla circostanza che Ecolan avrebbe conferito, dal 2009 al 2012, i vari incarichi in modo illegittimo, anche a voce e non con l’obbligo di contratto scritto. Incarichi andati in maggioranza al legale Di Domenico per consulenze e rappresentanza liquidate, come acconto, con 71.490 euro. Accuse sempre respinte dagli imputati, così oggi anche il nutrito collegio di difesa ha chiesto l’assoluzione con formula ampia. Lo scorso 12 giugno ci fu un’altra assoluzione per lo stesso cda Ecolan ugualmente accusato di abuso d’ufficio per l’affidamento dell’incarico di direttore giuridico- amministrativo.