E’ morto da solo, in casa, per covid, ma non sapeva di averlo. E’ stato trovato senza vita da amici e colleghi che non vedendolo arrivare al lavoro hanno sfondato la porta della sua casa, nella frazione aquilana di Poggio Santa Maria di Sassa. Aveva 56 anni.
Il tampone e la ricognizione cadaverica hanno stabilito che il 56enne Luigi Micarelli, muratore, è morto per covid. Il referto parla di grave edema polmonare causato dal coronavirus. Secondo i medici l’uomo, che viveva solo, aveva una polmonite interstiziale che è degenerata improvvisamente nella notte tra il 27 e 28 ottobre scorso: l’allarme è stato dato dopo che amici e colleghi hanno sfondato la porta della sua abitazione preoccupati per la sua assenza dal lavoro.
La Procura della Repubblica dell’Aquila, aprendo una inchiesta, ha richiesto l’autopsia che, tuttavia, non è stata effettuata perché non necessaria alla luce della positività.
La Asl provinciale ha avviato il tracciamento per individuare i contatti avuti dal 56enne. Per i sanitari, l’uomo, da quanto appreso, aveva una polmonite che probabilmente non si era ancora manifestata con dei sintomi gravi: la mancanza di cure appropriate e la positività al Covid-19 hanno compromesso la situazione portando il 56enne alla morte per edema polmonare acuto.
“Se non ci si accorge dei sintomi che possono essere anche lievi similinfluenzali, si rischia che la situazione peggiori velocemente – spiegano i medici -, per questo è importante fare subito il tampone e avviare la giusta terapia per evitare complicanze gravi”.
La morte del signor Luigi è avvenuta intorno alle 23 del 27 ottobre scorso, la sera prima del ritrovamento del corpo da parte dei colleghi che non lo avevano visto arrivare al lavoro: secondo quanto si è appreso, avrebbe cenato con la persona che gli dava una mano nel gestire la sua abitazione. Poi nella notte il decesso.