Abruzzo, rischio valanghe da debole a marcato

Anche in Abruzzo il rialzo termico aumenta il rischio valanghe: da debole a marcato in alcune aree, dai Monti della Laga al Terminillo.

 

Nelle ultime ore sulle montagne abruzzesi sono state osservate piccole valanghe spontanee “a lastroni di fondo”. Il manto nevoso, in
generale moderatamente consolidato, presenta croste da fusione e rigelo e da vento, portanti e non portanti, su strati intermedi moderatamente consolidati. La distribuzione della neve risulta irregolare, con alternanza di zone con grandi accumuli e pendii in cui lo spessore è scarso o nullo. Il problema comune a tutte le zone dell’appennino abruzzese è la cosiddetta neve bagnata, tuttavia il grado di pericolo, almeno per oggi, si presenta differenziato, dal marcato del Gran Sasso Laga-Terminillo al moderato della Majella. Domani e dopodomani il rischio si attesterà a moderato in tutte le cime abruzzesi, dove sono previste anche precipitazioni nevose.

“Il rialzo termico in atto – si legge sul sito Meteomont – sta velocemente appesantendo gli strati, con conseguente perdita di resistenza degli stessi. Non sono da escludersi, nei versanti assolati, distacchi spontanei di lastroni superficiali e/o di fondo. Alle alte quote occorre prestare attenzione alle cornici formatesi sui crinali, la cui stabilità è minata dal rialzo termico. Segnalati piccoli scaricamenti spontanei sul Gran Sasso”.

Prima di avventurarsi in un’escursione in montagna è bene ricordare che l’aumento diurno delle temperature rende non solo consigliabile, ma addirittura categorica, l’attenta valutazione delle condizioni della neve. In questi giorni è da evitare l’attraversamento di pendii ripidi nelle ore più calde. Il servizio Meteomont rammenta inoltre che è fondamentale avere in dotazione sia pala e sonda che il dispositivo elettronico detto ARTVA (Apparecchio di Ricerca dei Travolti in Valanga).

NOTA:

Artva è uno strumento è sostanzialmente una ricetrasmittente di segnale (priva di funzioni vocali) a corto raggio, che funziona sulla frequenza di 457 kHz. L’apparecchiatura è attivabile in modalità trasmissione e in modalità ricezione (o ricerca). Viene indossata dall’utilizzatore in modalità di trasmissione. Quando sia necessario ricercare uno o più travolti da una valanga, i soccorritori commutano il proprio apparato in modalità ricezione per localizzare il trasmettitore.