Monta la contestazione degli interinali di Attiva: dopo ‘l’assedio’ dell’altro ieri a Palazzo di Città, oggi la protesta si sdoppia con le mogli in corteo sotto la Regione in viale Bovio e i mariti, lavoratori, in delegazione dal prefetto.
Interinali ed esasperati: non accenna a smontarsi, anzi, la protesta dei lavoratori della Attiva spa, la società in house del Comune di Pescara che ha in gestione la raccolta dei rifiuti. Alle 9.30 una delegazione dei lavoratori, in stato di agitazione ormai da mesi, verrà ricevuta dal neo prefetto Provolo: mercoledì pomeriggio, infatti, dopo l’occupazione della sala consiliare 3 delegati degli interinali sono stati ricevuti dal prefetto vicario in assenza del prefetto impegnato in incontri istituzionali. Sarà per questo, ma certamente anche per la palpabile crescente esasperazione di questi oltre 60 padri di famiglia, senza lavoro e senza contratto, che Provolo avrà ritenuto di fissare a stamattina un nuovo confronto. Poco prima, poco dopo o contemporaneamente le mogli di questi lavoratori faranno sentire la loro voce di protesta nuovamente sotto la Regione a Pescara: in viale Bovio con pentole e coperchi le donne degli interinali, che per la verità si son viste sempre e numerose nei presidi e nei cortei, urleranno rabbia e disperazione sotto quello che ritengono sia un Palazzo che molto avrebbe potuto per sbloccare la delicata vertenza. Vertenza che i legali Di Paolo e Alfani hanno fatto di tutto affinchè prendesse la strada della conciliazione: di tutto fino all’ultimo tavolo tecnico, quello di venerdì scorso in Comune, in occasione del quale il legale di Attiva ( l’avvocato Galizia) ha ‘sfoderato’ la richiesta alla corte dei conti di un parere in merito ad un possibile danno erariale. Richiesta che sembra aver segnato un punto di non ritorno nel confronto tra le parti e che di certo ha esasperato gli animi già assai incandescenti dei lavoratori: non occorrono, del resto, specifiche competenze giuridico-sindacali per intuire come tale strada sia sinonimo di tempi che si allungano. E di tempo questi 60 padri di famiglia senza lavoro e senza speranza non ne possono davvero più perdere altro.
Aggiornamento
Un incontro, quello di stamattina col neo prefetto di Pescara, servito a fornire ai lavoratori in protesta quantomeno la rassicurazione che ora a vigilare sull’operato dell’amministrazione comunale ci sarà anche l’occhio attento del prefetto. Il sindaco Alessandrini si è, infatti, impegnato a produrre entro la giornata di domani, sabato, la bozza della lettera destinata alla corte dei conti affinchè i legali Di Paolo e Alfani abbiano il tempo tecnico di integrarla laddove lo ritenessero. E se la protesta delle mogli è rientrata, intere famiglie resteranno al gelo di questi giorni di freddo e neve in un presidio in cui sulla tanta amarezza per il silenzio di taluni prevale la solidarietà di tanta gente semplice che passa e lascia almeno una parola di conforto.
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