Il sindaco di Chieti Di Primio polemizza col ministro Franceschini accusandolo di aver deciso ‘in 4 giorni di trasferire il Polo Museale da Chieti a L’Aquila peraltro con una riunione di partito‘.
Per il primo cittadino di Chieti il trasferimento degli uffici del Polo museale di Chieti presso la sede regionale aquilana non va letto una guerra di campanili o mera questione di principio. ‘Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, sposta da Chieti a L’Aquila il Polo Museale d’Abruzzo come se la decisione fosse presa nel corso di una riunione della sezione del Pd, dimostrando, per altro, di non avere rispetto per la nostra città nella quale è venuto a fare passerella soltanto nel periodo della campagna elettorale comunale’. Così il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, dopo aver appreso che nel D.M. riguardante la riorganizzazione del MIBACT, il Polo Museale d’Abruzzo, istituito a Chieti con decreto DPCM del 29/8/2014 n. 171 in vigore dall’11/12/2014, è stato trasferito a L’Aquila. ‘Aspettiamo di capire se i Poli Museali sono stati distribuiti secondo le ragioni del Pd o se vi è un criterio razionale per cui gli uffici di Chieti debbano essere spostati a L’Aquila, ancor di più – ha proseguito il Sindaco – se si pensa che fino al 19 gennaio scorso, data dell’ ultima bozza del Decreto, Chieti figurava ancora come sede del Polo Museale d’Abruzzo. In appena quattro giorni, ed evidentemente dopo che il Ministro si è fatto tirare la giacca da qualche compagno, la nostra città ha perso la sede del Polo Museale’.
Il servizio del Tg8:
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