C’è anche una giovane abruzzese tra le vincitrici del premio De@Terra, istituito dall’Osservatorio Nazionale per l’Imprenditoria e il Lavoro Femminile in Agricoltura (ONILFA) e presentato dalla Coldiretti.
Si tratta dell’imprenditrice agricola Annalisa Mastrogiuseppe, di Pratola Peligna, premiata per avere lanciato l’adozione di zolle da parte di famiglie e pensionati che, pur appassionati, non hanno la disponibilità di un campo da coltivare.
“In Italia – si legge nella nota diffusa da Coldiretti, che ha condotto lo studio – sono oltre 216000 le imprese agricole in rosa. Nei campi quasi 1 azienda su 3 è condotta da donne (il 28,6%), incidenza molto più alta rispetto alla media dei diversi settori produttivi che resta invece sotto il 22%. Nella loro attività imprenditoriale le agricoltrici italiane hanno dimostrato capacità di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, il contatto con la natura e la valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità. Le donne sono diventate protagoniste in diversi settori, dalle attività di educazione alimentare e ambientale con le scuole ai servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, fino agli orti didattici, ai mercati di Campagna Amica e all’agriturismo”.
Le sei esperienze al femminile sono state premiate per l’innovazione e il legame con il territorio. Oltre ad Annalisa Mastrogiuseppe hanno ottenuto il riconoscimento Elisa Gastaldi di Castelnuovo Scrivia (Alessandria), che nella sua serra recupera e coltiva i semi di cereali e frutti antichi, oltre a piante officinali e speciali come il gualdo, utilizzato in passato per ottenere una “agritintura” blu per i jeans; Grazia Invidiata, che nella sua fattoria a Collesano (Palermo) alleva allo stato brado 80 bovini e produce in azienda la famosa provola delle Madonie e il fagiolo Badda di Polizzi Generosa. Le altre imprenditrici premiate sono: Immacolata Migliaccio di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Martina Bischetti di Nerola (Roma) e Francesca Petrini di Monte San Vito (Ancona).
“Le donne – sottolinea Lorella Ansaloni, responsabile nazionale delle imprenditrici agricole di Coldiretti – hanno dimostrato in questi anni di saper utilizzare al meglio la legge sulla multifunzionalità voluta e ottenuta da Coldiretti, innovando le attività in azienda, sviluppando il rapporto con i consumatori nei farmer’s market e dando anche vita a un nuovo sistema di welfare agricolo per bambini, famiglie e anziani”.
In Abruzzo, su circa 34.000 aziende gestite da donne nei diversi settori (percentuale tra le più alte d’Italia), ben il 36% appartiene all’agricoltura; un’impresa agricola su tre è gestita da una donna. Secondo l’ultimo rapporto Crea le imprenditrici agricole nel nostro paese hanno in media tra i 40 e i 60 anni, mentre il 9% è al di sotto dei 40 anni. Nel 6% dei casi possiedono una laurea, ma solo lo 0,4% nel settore agrario. In Italia, nel 2015 sono aumentate del 76% le ragazze under 34 che hanno scelto di lavorare indipendentemente come imprenditrici agricole, coadiuvanti familiari o socie di cooperative.
“E’ la dimostrazione – sottolinea Coldiretti – della grande versatilità del mondo femminile a sapersi adattare a diversi contesti, riuscendo lo stesso a cogliere risultati di successo. Tanto che, secondo la FAO, il contributo delle donne può aumentare del 30% la produttività delle aziende agricole. E non parliamo solo di mogli, sorelle o madri che danno il proprio supporto nella gestione dell’azienda di famiglia, ma di vere e proprie imprenditrici che curano direttamente la propria azienda sempre più strutturata e al passo con i tempi. Una realtà sempre più variegata e strutturata di cui le donne di Coldiretti vogliono essere protagoniste attive. L’obiettivo è garantire il reddito delle imprese e la sicurezza dei consumatori attenti, tutelando al tempo stesso le nostre aziende e la presenza delle donne in agricoltura”.