La necessità del centrodestra di far passare la proposta di referendum sulla legge elettorale causa la paralisi del Consiglio regionale d’Abruzzo secondo i consiglieri di centrosinistra.
I consiglieri di centrosinistra rivendicano la battaglia portata avanti fino a tarda notte, illustrata oggi nella conferenza stampa convocata a Pescara. Nel corso dell’incontro con i giornalisti i rappresentanti dei gruppi consiliari di centrosinistra alla Regione Abruzzo hanno commentato l’approvazione della proposta di referendum sulla legge elettorale imposta dalla Lega, impegno che ha monopolizzato per due giorni i lavori del Consiglio regionale. I consiglieri dei gruppi Pd, Legnini Presidente e Abruzzo in Comune hanno fatto il punto sull’accaduto.
“Salvini – ha dichiarato Legnini – poteva raccogliere 500.000 firme tra i cittadini, lui che si professa uomo del popolo, invece ha preferito ordinare alle Regioni governate dalla Lega di eseguire il suo diktat. Ci batteremo. In questi tre giorni abbiamo certificato che la maggioranza di centrodestra è allo sbando. Non produce azioni, viola i principi più elementari, non è portatrice di soluzioni e provvedimenti utili per l’Abruzzo. Abbiamo consentito loro di spuntarla solo quando avevano già votato cinque regioni italiane, da primi che volevano arrivare sono arrivati ultimi”.
Secondo il Pd la maggioranza continua a dare prova di assoluta irrilevanza.
“La maggioranza di centrodestra, – hanno aggiunto i consiglieri – malgrado il voto abruzzese non fosse più determinante per il referendum, pur di obbedire ai diktat salviniani ha volutamente ignorato altre importanti decisioni da prendere a vantaggio di tutta la comunità abruzzese”.
Il Servizio del Tg8:
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