I sommozzatori dei Vigili del fuoco di Roseto sono impegnati nelle operazioni di recupero del peschereccio Eliana, affondato al largo di Giulianova alla fine di luglio.
I sommozzatori, avvalendosi di sofisticate attrezzature, hanno già raggiunto il peschereccio adagiato sul fondo marino e lo hanno assicurato con dei palloni gonfiabili grazie ai quali, nei giorni prossimi, si tenterà di riportare il mezzo in superficie. Le operazioni sono coordinate dalla Capitaneria di Porto; il peschereccio Eliana – un 12 metri appartenente alla marineria pugliese – era di proprietà di una delle vittime, Elia Artone, il cui corpo era stato recuperato in mare assieme a quello dell’altra vittima, Carlo Mazzi. Il peschereccio era affondato durante un un violento temporale, i due marittimi erano stati sorpresi dalla burrasca, forse anche da una tromba d’aria, circa 3 miglia a largo del porto di Giulianova, con il vento che soffiava a 60 nodi e le onde alte 6 metri. Artone, che era appena andato in pensione, aveva acquistato l’Eliana da poco. Le ricerche erano state complicate dalle pessime condizioni meteo-marine e dall’assenza del sistema di localizzazione satellitare a bordo dell’Eliana. I corpi furono recuperati dalla motovedetta della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto. L’allarme era stato lanciato intorno nel primo pomeriggio del 25 luglio all’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova dai familiari dell’equipaggio, preoccupati perché, dopo avere sentito il comandante e avere appreso di un problema tecnico nel salpare le reti, avevano perso ogni contatto con l’Eliana.