Chiesto il processo per 6 dei 7 indagati accusati di turbativa d’asta nell’aggiudicazione del primo lotto del mega appalto per la ricostruzione dei sottoservizi. Una gara da 33 milioni di euro bandita dalla Gran Sasso Acqua.
La gara da 33 milioni di euro è stata bandita dalla Gran Sasso Acqua nel suo ruolo di soggetto attuatore: ad aggiudicarsi la commessa milionaria la consortile a responsabilità limitata “Asse Centrale” composta dalla ravennate Acmar e dalle aquilane Taddei ed Edilfrair. Il pm Gallo insiste sull’ipotesi di turbativa d’asta per l’Ati ( associazione temporanea di imprese). Una ricostruzione quella dei sottoservizi aquilani di cui si parla molto specie per i ritardi dovuti anche a quanto sta emergendo dal sottosuolo via via che si scava. Secondo l’accusa “vi sarebbero stati favoritismi da parte della commissione nei riguardi dell’Ati che si sarebbe così aggiudicata l’appalto”. Ora la richiesta dovrà essere vagliata dal Gip che deciderà se avviare il processo con i rinvii a giudizio.