Al Florian Espace di Pescara, nell’ambito della rassegna teatro d’autore e altri linguaggi, in scena questa sera e domani lo spettacolo Truman Capote-Questa cosa chiamata amore, di Massimo Sgorbani.
La rassegna del Florian, dedicata alla drammaturgia contemporanea, propone questa sera e domani, alle 20.45, il racconto teatralizzato della vita di Truman Capote, interpretato da Gianluca Ferrato, regia di Emanuele Gamba.
Un dandy, un esibizionista, un personaggio pubblico prima ancora che un grande scrittore: l’anticonformista per eccellenza, che può permettersi di parlare con la stessa dissacrante arguzia di Hollywood e della società letteraria newyorkese, di Jackie Kennedy e Marilyn Monroe, di Hemingway e Tennessee Williams, senza mai risparmiare se stesso, i suoi vizi, le sue manie, i suoi successi e fallimenti.
Dopo un’infanzia difficile, con l’aggravante, per l’America dell’epoca, dell’omosessualità, Capote, sotto i lustrini di feste e copertine di riviste, ha saputo raccontare tanto la frizzante società newyorkese, da Colazione da Tiffany a Marlon Brando, quanto il cuore più nero del suo Paese.
Partito dai bassifondi, Capote ha conosciuto il successo con i racconti, per poi imporsi con il romanzo-verità A sangue freddo del 1966, capostipite di un nuovo tipo di giornalismo letterario. Poi alcol e droga hanno infiacchito il suo talento, a lungo cristallino e unico. La sua vicenda umana e artistica, già raccontata al cinema, diventa protagonista anche a tetro, grazie allo spettacolo firmato da Massimo Sgorbani. Come sempre, la prima di venerdì sera, presso il Florian Espace di via Valle Roveto, sarà seguita dall’incontro con la Compagnia, a cura di Nunzio D’Alessio, promotore culturale, e con la partecipazione di Davide Silvestri presidente de “La formica viola” ed esponente del coordinamento Abruzzo Pride. Al termine il brindisi speciale per il trentaduesimo compleanno del Florian Espace, con i fondatori Giulia Basel e Massimo Vellaccio e tutto lo staff dello storico spazio teatrale pescarese.