È stato un buco nel tubo a determinare la fuga di gas all’origine dell’esplosione della villetta, a Chieti, nella quale perse la vita Annarita Del Ponte. Era il 24 novembre del 2013.
È stato un buco nel tubo che portava il combustibile dal bombolone esterno all’interno dell’abitazione a determinare la fuga di gas, innescata dall’accensione dell’autoclave, all’origine dell’esplosione della villetta nella quale, il 24 novembre del 2013 in località S. Salvatore a Chieti, perse la vita Annarita Del Ponte. La donna morì a causa delle gravi lesioni riportate nel crollo dell’edificio. Oggi, ad oltre due anni dai fatti, si è concluso dinanzi al gup di Chieti l’incidente probatorio: consegnata la relazione dei periti nominati dal giudice. Il buco nel tubo, secondo la perizia, è stato provocato da corrente galvanica che ha corroso il tubo stesso mentre a provocare lo scoppio è stata l’accensione dell’autoclave della villetta. Chiusa la fase dell’incidente probatorio gli atti tornano al pubblico ministero. Nell’inchiesta aperta dopo l’esplosione, che ipotizza i reati di omicidio colposo, incendio colposo e disastro colposo, gli indagati sono sette fra idraulici, elettricisti e tecnici del gas.