Dopo decine di episodi di violenza, a suon di calci e pugni, è stato disposto il divieto di avvicinamento all’anziana nonna per un 36 enne di Alba Adriatica. Una brutta storia di violenza familiare interrotta dalla decisione del GIP Canosa.
Sono stati i Carabinieri a notificare l’ordinanza di applicazione della misura cautelare coercitiva del divieto di avvicinamento alle parti offese. L’ordinanza è stata emessa dal GIP del Tribunale di Teramo, Canosa, su conforme richiesta del Sostituto Procuratore Medori, nei confronti di un 36enne, nullafacente, già noto alle forze di polizia. Con condotte violente e reiterate, l’uomo minacciava la nonna 78enne e lo zio 56enne, entrambi residenti ad Alba Adriatica, colpendoli in talune circostanze con calci e pugni, provocando lievi lesioni giudicate – dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale civile di Giulianova – rispettivamente guaribili in 8 e 10 giorni. Nel solo mese di marzo il nipote manesco è riuscito anche ad estorcere alla povera nonna 200 euro sotto la minaccia di ulteriori aggressioni. L’uomo dovrà mantenere una distanza di almeno 500 metri dall’abitazione e dalle persone fisiche dei predetti familiari e non dovrà comunicare con essi attraverso qualsiasi mezzo.