Una ventina di minuti di blocco dell’asse attrezzato, in zona porto, a Pescara: alzano il tiro della protesta gli interinali Attiva in stato di agitazione ormai da settimane.
Non si placa a Pescara la protesta degli interinali della Attiva: in stato di agitazione da settimane ormai, oggi poco prima delle 13 hanno occupato pacificamente per una decina di minuti l’asse attrezzato nella zona del porto. Si è trattato di un blitz improvviso che ha visto protagonisti cinquanta interinali della società in house che in città ha in gestione la raccolta dei rifiuti: i manifestanti hanno scelto l’ora di punta per spostarsi dal presidio di Piazza Italia, dove i lavoratori in protesta hanno allestito da sabato mattina una sorta di presidio permanente con tanto di tende, verso la rampa dell’asse attrezzato in zona porto. Dato l’orario era inevitabile che si creassero alcuni disagi al traffico prima che i lavoratori decidessero di tornare nella zona del presidio. Uno stato di agitazione che non accenna ad attenuarsi, anzi: l’infruttuoso tavolo tecnico di venerdì scorso, conclusosi con una fumata più nera che grigia ed un inasprimento dello scontro tra le parti ( interinali con relativi legali da un parte e Attiva con l’amministrazione comunale dall’altra) di fatto ha esasperato ancor più gli animi di questi 60 precari padri di famiglia. Nella loro protesta di oggi tutto il comprensibile senso di ‘smarrimento’ dinnanzi a soluzioni che tardano a concretizzarsi e speranze, cristiane e non, sempre più disilluse.