Birrificio artigianale in provincia dell’Aquila nel mirino del Nas di Pescara: titolare segnalata per gravi carenze igienico sanitarie nonché l’assenza di tracciabilità della merce in magazzino. Birre sequestrate per un valore di 10 mila euro.
Il Nas di Pescara, unitamente al personale dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi di Pescara, ha effettuato dei controlli nel settore della produzione di birre artigianali. A conclusione dell’attività gli operatori hanno segnalato all’Autorità Sanitaria e Amministrativa la titolare di un’azienda in provincia di L’Aquila per i locali del birrificio trovati in condizioni carenti dal punto di vista igienico e strutturale. Gli uomini dell’Arma hanno trovato sporco ovunque con attrezzature e superfici di lavoro non facilmente lavabili e sanificabili.
Nel corso dell’ispezione, inoltre, il personale operante ha accertato che la responsabile legale dell’azienda aveva:
- omesso di attuare le procedure di autocontrollo di cui al sistema h.a.c.c.p.;
- mancato di attivare le procedure di tracciabilità e rintracciabilità;
- detenuto per la commercializzazione una tonnellata circa di birra, in assenza delle indicazioni e/o documentazione relativa alla sua tracciabilità.
Al termine della dettagliata ispezione è stato disposto il sequestro amministrativo di birre artigianali per un valore di 10.000 euro.
Sempre il NAS di Pescara ha eseguito un controllo presso un esercizio dedicato alla vendita di prodotti di pasticceria e pasta fresca. Al termine degli accertamenti i Carabinieri abruzzesi hanno deferito all’Autorità Giudiziaria il titolare dell’attività per tentata frode nell’esercizio del commercio. L’indagato, infatti, deteneva per la vendita 10 kg pasta fresca di produzione industriale, unitamente ad altri prodotti artigianali, che pubblicizzava sui social network come se fossero di propria produzione.