L’avvio della bonifica del sito di Bussi al centro, oggi a Roma, di un incontro con i vertici del Ministero dell’Ambiente, richiesto da una delegazione istituzionale composta dai sindaci di Pescara Alessandrini, di Abbateggio Di Marco, di Popoli Galli, di Bolognano Sarra.
All’incontro hanno preso parte anche l’onorevole Stefania Pezzopane, l’assessore Moriondo Santoro e il consigliere comunale di Bussi Pino De Dominicis. La riunione ha avuto come interlocutori i direttori di Dipartimento del Ministero dell’Ambiente e il responsabile del Gabinetto del Ministro Costa.
I rappresentanti istituzionali hanno tutti fatto presente quali siano ancora oggi i problemi vissuti dal territorio, a ben 12 anni dalla scoperta della discarica: pur riconoscendo la complessità della vicenda- dal sequestro al commissariamento- sono tornati a sollecitare il recupero e la bonifica dell’area. L’attenzione si è concentrata soprattutto sulle discariche 2A e 2B su cui sussistono ancora delle criticità procedimentali, malgrado siano a disposizione per l’appalto circa 47 milioni di euro. Le problematiche sono diverse, non ultimo il fatto che il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che sta attualmente esaminando il progetto esecutivo, ha rilevato oltre a criticità di carattere tecnico nell’elaborato, anche la vetustà del piano di caratterizzazione dei siti risalente al 2014. Tale circostanza impone la necessità di ripetere gli esami e, di conseguenza, anche di trovare copertura alle stesse, essendo l’importo necessario superiore alla soglia di 40 mila euro che consentirebbe un affidamento diretto e, quindi, in tempi rapidi. L’altro problema è il modo di procedere: le opere necessarie devono essere fatte in rivalsa a chi ha causato il danno e solo adesso è stato identificato in Edison il soggetto responsabile dell’inquinamento, va dunque verificato se il Dicastero possa anticipare una somma così imponente, essendo noto il soggetto responsabile del danno.
L’onorevole Pezzopane si è resa disponibile, qualora ci fosse bisogno di qualche norma per sbloccare e accelerare la situazione, di farsene proponente, in modo da trovare una soluzione condivisa e capace di promuovere un’azione a vantaggio dei territori, come lo stesso ministro Costa si impegnò a fare un anno fa, quando visitò il sito della discarica e definì la bonifica un’azione prioritaria.