“Strada dei Parchi non ha revocato la decisione di chiusura del Traforo sull’A24, perché non è ancora risolto il nodo della responsabilità in ordine ai rischi di inquinamento dell’acquifero del Gran Sasso con le gallerie aperte al traffico”. E’ quanto fanno sapere da ‘Strada dei Parchi Spa’.
“Non c’è ancora intesa su come si possa sollevare la società dal rischio di reiterazione del reato”. Con questa frase l’ufficio stampa di ‘Strada dei Parchi Spa’, concessionaria delle autostrade A24 e A25, chiude il breve comunicato di precisazione. La questione resta appesa e la data del 19 maggio, domenica prossima, si avvicina.
Il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, sulla questione della chiusura del traforo del Gran Sasso, in una nota scrive : “Adesso basta. Il comunicato con cui la società Strada dei Parchi rende noto di non aver ancora revocato la decisione della chiusura del Traforo sull’A24, che implicitamente resta confermata, è un atto che chiama tutta la comunità a una risposta ferma e decisa. I nostri territori non meritano e non possono tollerare ulteriori inaccettabili affronti.
È assolutamente il caso che Strada dei Parchi senta con forza la disapprovazione dell’intera comunità territoriale: dalle istituzioni ai semplici cittadini. Il perseverare in tale posizione di opposizione alle richieste e alle sollecitazioni dell’intera comunità istituzionale e non, è un atto di gravissima deresponsabilizzazione che potrebbe configurare una interruzione di pubblico servizio e una compressione del diritto costituzionale alla libertà di circolazione, rispetto ai quali si dovranno assumere gli atti consequenziali. L’intesa raggiunta a Roma al MIT, congiunta e unanime, non merita un atteggiamento di ulteriore sgarbo che si configura anche come una irrispettosa offesa alle istituzioni.
E’ chiaro che la questione di fondo è quella di mettere una volta per tutte in sicurezza l’acquifero del Gran Sasso ma non è più possibile tollerare che, pur di difendere legittime rendite di posizione, si ignorino diritti e necessità delle popolazioni. Come già detto, tutti gli attori che convergono nella vicenda hanno il diritto-dovere di fare la propria parte; tra questi figura Strada dei Parchi, cui rivolgiamo un ulteriore invito alla collaborazione costruttiva e di mettersi perciò a sistema con gli attori istituzionali; si coinvolga perciò in un clima di collaborazione, nel momento in cui tutti stanno facendo la loro parte”.